Un dossier effettuato dalla Commissione di inchiesta evidenzia i casi di malasanità nazionali. Sono in totale 570, con un exploit in Sicilia, Calabria e Lazio.
Medaglia nera per la Regione Lazio, almeno nell’ambito della sanità. Secondo il dossier “Errori Sanitari” presentato dalla Commissione di inchiesta a Roma martedì 22 gennaio a Palazzo Macuto, il Lazio presenta 63 casi di malasanità, su un totale di 570 analizzati. Peggio solo Sicilia, 117 casi di cui 84 decessi, e Calabria, 107 casi con 87 decessi. La spirale negativa del Lazio parte da aprile 2009 fino al passato anno: dei 63 casi in questione, 42 hanno visto la morte del paziente mentre sei sono avvenuti in pronto soccorso e al 118.
La notizia di una deficienza sanitaria non è nuova nel Lazio: di qualche settimana fa è la notizia dell’impossibilità per le ambulanze di lasciare i pronto soccorso romani in quanto le barelle del 118 erano state adibite a posto di degenza, a causa dell’eccessivo numero di pazienti ricoverati. Secondo la Commissione, il disservizio è dovuto a pecche strutturali, che conducono ad attese estenuanti nei pronto soccorso e alle difficoltà di trasferimento del paziente da una struttura all’altra. Nel centro dell’inchiesta anche le riduzioni di bilancio, che avrebbero provocato un annichilimento della sanità nazionale: “E’ lecito manifestare, quindi, il timore che le riduzioni di bilancio e la riorganizzazione dei servizi provochino una diminuzione dell’offerta di cure e un possibile ulteriore scadimento della qualità delle medesime, fenomeno che rischia di creare un circolo vizioso e che deve essere assolutamente evitato attraverso politiche di riduzione degli sprechi e di aumento dell’efficienza ancora più incisive nelle regioni a rischio”.
Dopo Sicilia, Calabria e Lazio, nella classifica di malasanità, giungono Campania (37 casi) ed Emilia Romagna a pari “demerito” con la Puglia (36 casi). Palma d’oro invece alla Valle d’Aosta, che non presenta nessun caso, al Trentino Alto Adige, con un solo caso, e Sardegna e Molise con due casi di malasanità a testa.
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