La Corte Costituzionale si riunisce oggi se ammettere il referendum sull’abrogazione del “Porcellum”
Oggi la Corte costituzionale si riunirà per decidere se ammettere il Referendum sull’abrogazione del cosiddetto “Porcellum”.
I tempi però si prospettano lunghi in quanto la sentenza della Consulta è ancora tutta da scrivere. Le opinioni dei 15 giudici sono differenti.
Per Antonio Di Pietro esistono dei “dubbi” sul fatto che si stia lavorando per influenzare le decisioni.
Pier Luigi Bersani si augura “che, referendum o non referendum, si arrivi a nuove norme”
Il Terzo Polo, Pd e Pdl ritengono che, comunque la Consulta decida, si farà una riforma elettorale.
Il ministro Renato Balduzzi nella trasmissione “l’Infedele” su la7 ha dichiarato che:
“Il governo Monti non teme il referendum elettorale e per quanto mi riguarda, come costituzionalista, mi unisco all’appello dei 111 colleghi che riconosce la piena ammissibilità dei due quesiti referendari”.
Ma i due principali partiti, in realtà, sono divisi al loro interno.
E sull’indicazione del sistema elettorale pesa anche la scelta delle alleanze.
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Intanto, alzeranno le loro fiaccole davanti alla sede della Consulta, le associazioni Articolo 21, Libertà e Giustizia, Move On Italia e Popolo Viola. Per ricordare, alla riunione dei giudici costituzionali di stamattina, che 1,2 milioni di persone hanno firmato per chiedere l’abrogazione dell’attuale legge elettorale.
I giudici della Consulta, a norma di legge, dovranno valutare anzitutto se la richiesta referendaria è ammissibile o meno, verificando le condizioni di chiarezza, omogeneità e che non esista un contradditorio nei quesiti e anche la matrice unitaria della richiesta.
Due, infatti, sono i quesiti Referendari presentati:
il primo chiede l’abrogazione totale della legge elettorale “Calderoli”, che ha introdotto il sistema maggioritario con un forte premio di maggioranza e liste bloccate.
Il secondo chiede invece di abrogare le modifiche introdotte dal cosiddetto “Porcellum” con l’obiettivo di lasciare intatte le norme del “Mattarellum” che, ad avviso del Comitato promotore, potrebbero rivivere.
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