Recensione Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione. Ecco il parere del film diretto da Michael Bay, subito campione di Incassi al botteghino.
Il 16 luglio è uscito nelle sale cinematografiche italiane il quarto capitolo della saga dei Transformers, evento seguito da un sacco di spettatori, molti dei quali si sono fatti la maratona di tutti e quattro i capitoli al The Space Cinema. Vi devo dire la verità? Avevo visto solo il primo film di questa saga, ed ho recuperato alla grande gli altri per prepararmi al quarto e poter essere più informata impossibile, per non scrivere una marea di cose a caso. Ma iniziamo subito!
A quattro anni dagli eventi che hanno distrutto Chicago, un meccanico e sua figlia trovano un camion abbandonato che si rivelerà essere Optimus Prime. Nel frattempo, gli Autobot si nascondono dagli umani che stanno dando la caccia a tutti i Transformers e, nello stesso momento, un gruppo di geni e scienziati, scopre l’esistenza di resti dello stesso materiale di cui sono composti i Transformers, denominandolo Transformio (un casino, in pratica). Questo materiale può essere programmato per assumere qualunque forma.
Durante degli esperiment fanno l’errore di resuscitare Megatron (bravi) in un nuovo corpo, che prende il nuovo nome Galvatron. In tutto questo macello, il cacciatore di taglie Lockdown raggiunge la Terra con la sua navicella, allo scopo di trovare e catturare Optimus Prime e riconsegnarlo ai Creatori, che a quanto pare estinsero i dinosauri. Per contrastare queste minacce, Optimus deve costituire un nuovo esercito di Autobot aiutato dai Dinobot, antichi guerrieri alieni, fuggiaschi della nave di Lockdown.
Quasi tre ore di film senza Shia LaBeouf, ma con il nuovo “eroe” della saga, Mark Whalberg, nei panni di Cade Yeager, un meccanico single padre di Tessa, interpretata da Nicola Peltz (che abbiamo già visto ne “L’ultimo dominatore dell’aria” e nella serie TV “Bates Motel”).
Whalberg? MEH. Cioè, ha fatto TED, è un attore più comico, qui non mi ha entusiasmato tanto. Ok, non posso aspettarmi nulla da Transformers, che non presenta una vera e propria trama, quanto più un susseguirsi di cazzotti tra robottoni giganti. Anche se devo ammetterlo, è stato un degno erede di Shia, che è tanto bellino quanto incapace. Quindi, dicevamo, cast discutibile ECCETTO PER lui, il mio amato Stanley Tucci che come me lo metti è meraviglioso. Il personaggio fa un po’ ca.. è gestito un po’ male, ma l’unico motivo per cui mi sono fatta la super maratona è stato per vedere lui. Quindi vogliatemi bene lo stesso.
Stroncato dalla critica statunitense, che l’ha definito inutile, lungo, noioso, addirittura stupido, in effetti non è che sia proprio un filmone degno di nota. E’ fatto molto bene, è positivo il fatto che il regista non sia mai stato cambiato, ed è negativo il fatto che lo stesso regista ha pensato bene di sviluppare “una nuova trilogia”, questo vuol dire che ci saranno almeno altri due film (non dico cos’ho appena pensato perché sono ben educata).
Ragazzi, che dire, io non lo consiglio. A parte i robottoni fatti bene che si ammazzano per un’ora buona, non ha molto di innovativo od originale. Se volete guardatevi i primi due perché quelli sono carini carini, questo non è molti diverso dagli altri, a parte il cambio di cast (ma ci interessano davvero Whalberg, Peltz, Jack Reynor – chi è? – ecc ecc?)
Bravo, tutto bello, molto bene.. ma per me è NO.
(Ripeto: Per me.)
Cast 2/5
Sceneggiatura 1/5
Effetti speciali 3/5
Montaggio 2/5
Colonna sonora 1/5
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