Salvatevi queste parole, perché da me non le sentirete mai più: la Francia ha tirato fuori un film fatto BENE.
La Bella e La Bestia è un film del 2014, scritto e diretto da Christophe Gans, con protagonisti Vincent Cassel e Léa Seydoux.
Un ricco mercante vive circondato dal benessere e dai suoi 6 figli, 3 maschi e 3 femmine.
Un giorno, però, il mercante perde tutto in seguito ad un brutto incidente navale, ed è così costretto a vendere tutti i suoi averi e trasferirsi con i figli in una piccola casa in mezzo alla campagna. Sebbene le figlie maggiori, avide di potere e denaro, non si trovino per niente a loro agio in mezzo alla campagna, la più piccola, Belle, ama quel posto, convinta che sarebbe piaciuto anche a sua madre, morta mettendola al mondo. Il padre, venuto a sapere del ritrovamento delle sue navi, e quindi della sua ricchezza, parte in cerca di doni chiesti dai suoi figli. Arrivato per caso (in un modo che non potrebbe ma mai capitare nell’universo) davanti a un vecchio castello in rovina, riesce a trovare tutti i doni chiesti dalle sue figlie e trova un cespuglio di rose, dono richiesto da Belle. Quando cerca di prendere la rosa, una Bestia gli salta addosso e lo avvisa di andare a salutare i suoi figli perché non li rivedrà mai più. Tornato a casa, il vecchio racconta la vicenda ai suoi figli e Belle decide di partire al suo posto, diventando prigioniera della Bestia.
La Francia non ha affatto tirato fuori un film fatto male. Non è un colossal (e tale non mi aspettavo), non è il film più bello degli ultimi anni, ma non è assolutamente fatto male per essere un film francese. E’ sicuramente ispirata alla versione di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, anche se, nella sua versione, le figlie del ricco mercante erano solo tre. Non aspettatevi una versione come il cartone animato della Disney del 1991 perché non c’azzecca proprio nulla.
La Bestia è Vincent Cassel, uno degli uomini, a mio parere, più affascinanti del mondo. Ovviamente il manto della bestia è realizzato in computer grafica, ma nelle scene in cui mostra il suo viso è proprio una gioia per gli occhi. Col fatto che la bestia è realizzata graficamente, non è che abbia proprio delle scene piene dove può mostrare la sua bravura.
Belle è interpretata da Léa Seydoux, che io trovo veramente bella, ed è stata già vista in Bastardi Senza Gloria, Robin Hood, Midnight in Paris, Mission Impossible e La Vita di Adele. Molto brava, ma a mio parere poco espressiva. Poi le va tutto a fortuna (per non usare un’altra parola. Una cosa che non succederà mai e poi mai nella vita reale).
Il padre di Belle è André Dussollier, un attore molto conosciuto e molto importante in Francia, in attivo sulle scene dal 1970.
La regia è un po’ buttata lì, alcune scene vengono stoncate e sono un po’ montate a caso (alcune ovviamente, non tutto il film).
Mi è piaciuta l’idea della storia raccontata a fiaba, con tanto di libro ed illustrazioni.
La trama è interessante, la sceneggiatura regge bene e la fotografia l’ho trovata veramente ben fatta, completamente diversa, come dicevo prima, dalle varie versioni di film francesi. Però (ebbene sì, c’è un però) è un po’ prevedibile.
Già dalla prima scena avevo capito che piega avrebbe preso la storia, e in molte scene si immagina prima cosa succederà poi.
Ripeto, non mi aspettavo il colossal, poi ovviamente il trailer te lo mettono giù un po’ come vogliono, quindi la maggior parte dei film non è mai bello come ce lo si aspetta dal trailer (per questo ho un po’ paura per Maleficent, in uscita il 28 maggio).
Finale meh, previsto dall’inizio, ma comunque piacevole.
Comunque ve lo consiglio. E’ fatto bene ed ha una bella storia.
Vorrei fare un ringraziamento speciale alla ragazza che dietro di me ha singhiozzato dall’inizio alla fine del film.
Ok, è bello, ma cosa piangi. (E comunque, tutti io li becco, eh.)
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