Uscirà il prossimo 19 dicembre il 53° classico Disney “Frozen – Il regno di ghiaccio“, film d’animazione prodotto da John Lassater (membro fondatore della Pixar, creatore di Toy Story e produttore esecutivo di vari capolavori Disney Pixar) e vagamente ispirato alla fiaba “la regina delle nevi” di Hans Christian Andersen.
Trama
La principessa Elsa, primogenita dei sovrani di Arandelle, è nata con un dono: riuscire a manipolare e creare ghiaccio e neve. Un dono o, a detta di molti, una maledizione. Dopo un incidente avvenuto proprio per colpa di questo potere, la principessa viene allontanata dalla sua sorellina Anna, vittima dell’incidente, e rinchiusa nelle sue stanze. Dopo la prematura morte dei genitori, Elsa dovrà ricevere lo scettro e diventare così regina di Arandelle ma, durante la festa per la sua incoronazione, la situazione le sfugge di mano e mostra a tutto il regno il suo potere, venendo così additata come strega. Elsa scappa e sua sorella Anna, dato il carattere impulsivo, comincia a cercarla per i boschi innevati. Non rimarrà sola a lungo, al suo fianco arriveranno il giovane Kristoff e la sua renna Sven e il pupazzo di neve Olaf. Il gruppo dovrà sfidare le insidie delle montagne e del ghiaccio perenne alla ricerca di Elsa, ormai conosciuta come la Regina delle Nevi.
Recensione
Frozen è un film d’animazione per bambini, ma adatto ai grandi. Non si tratta del solito classico Disney, dove la storia gira sul principe azzurro che deve trovare la sua principessa e, dandole il bacio del vero amore, distruggerà ogni maledizione. Qui si parla di due sorelle molto diverse tra loro: Elsa è una ragazza apparentemente forte e matura, ma è tutta una corazza dovuta al fatto di aver vissuto tutta la sua infanzia e adolescenza chiusa nella sua stanza, circondata solo da freddo e da ghiaccio, senza avere contatti con il suo popolo e con sua sorella, a cui era molto legata. Questo carattere, nel momento in cui deve uscire da quella stanza per governare un regno, fa modo di non riuscire a comunicare con chi amava di più, sua sorella Anna, ma allo stesso tempo la porta a cercare di rimanere una sorella maggiore, attenta solo al bene della sorellina. Anna è uno spirito libero, è buffa e goffa, ma è anche una ragazza buona, che non ha mai capito il motivo dell’allontanamento della sorella, credendo fosse successo per qualcosa che aveva fatto lei, e che Elsa non le volesse più bene come quando erano piccole. Questa rabbia la porta a scontrarsi quasi subito con la sorella dopo il suo ritorno, e provocherà l’inizio dell’avventura che si troverà a vivere.
Questo film d’animazione non presenta pecche, tutti i personaggi sono stati creati e diretti in modo fantastico, tutti ben sviluppati e nessuno è stato trascurato, anche il più minimo personaggio. Elsa e Anna sono sorelle vere che esistono come nella realtà, si amano da sacrificarsi l’una per l’altra e nessuna farebbe mai del male all’altra. Anche i personaggi di compagnia non lasciano dubbi: Kristoff, il giovane montanaro creatore di ghiaccio è un ragazzo simpatico, socievole e apparentemente solitario. Gira con il suo fido amico Sven, una renna che a tratti si comporta come un cane, fedele e sempre vicina al suo padrone. A chiudere questa compagnia troviamo Olaf, un pupazzo di neve con una vita propria, che può smontarsi, rimontarsi, è simpatico e tanto affettuoso ed è un personaggio attivo nella storia, pronto ad aiutare i suoi amici e far ridere con una comicità tipica Disney, che fa tanto ridere i bambini, ma fa sorridere anche gli adulti. Il cattivo, Hans, è quasi impercettibile, cattivo ma neanche tanto, e si rivelerà un codardo, come quasi ogni film Disney della nuova generazione.
La sceneggiatura è nuova e fresca, diversa dal resto delle storie Disney, ha una storia completamente rinnovata e non gira tutto intorno a un principe che si sbatte per salvare la sua principessa. Questo mi è piaciuto tanto, ci voleva un pizzico di originalità!
Cast
Un cast originale composto da Kristin Bell (Veronica Mars), Idina Menzel (Come d’Incanto), Johnatan Groff (Glee) Josh Gad (Jobs), veramente bel scelto e lavorato in linea con ogni singolo personaggio. Non posso dire lo stesso della versione italiana, composta da Serena Autieri, Serena Rossi, Paolo de Santis ed Enrico Brignano. Fatta eccezione per Brignano e Serena Rossi, l’Autieri proprio non è stata capace di entrare nel personaggio di Elsa, non è riuscita a sentire la fragilità di quella ragazza apparentemente forte fuori, ma distrutta dentro. Sembrava addirittura fuori linea, come se stesse recitando un’altra parte. Peccato, perché il resto è impeccabile.
Colonna sonora
Le musiche sono di Christopher Beck.
Il 21 ottobre 2013 si rivela che la canzone portante del film sarà cantata da Demi Lovato, ed è intitolata “Let it Go“.
Il 24 ottobre 2013 viene svelato il nome dell’interprete italiana della canzone, tradotta in “All’alba sorgerò” verrà cantata dalla protagonista di Violetta, Martina Stoessel. Non mi fermerò molto su questa scelta, anche se secondo me potevano evitare di dare la versione italiana a una ragazza argentina. Non ho proprio capito il senso, e quando la canta non si capiscono neanche le parole. Inoltre, Martina Stoessel interpreta anche la versione spagnola, “Libre soy“. La colonna sonora è composta da 32 pezzi originali, suddivisi in 10 canzoni e 22 strumentali, cantate dal cast originale. Let it Go è il pezzo più famoso e lo trovo anche meraviglioso in lingua originale, la versione italiana la trovo più banale e meno d’impatto. Cantata poi da Martina Stoessel e da Serena Autieri durante il film, ancora meno d’impatto.
Conclusione: Questa pellicola “natalizia” è da vedere assolutamente, sia dai piccini che dai grandi (che forse apprezzeranno di più). Commovente, divertente, ironica, seria e con tanta magia. Consigliatissimo!
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