Ecco la recensione di “Colpa delle Stelle” (The Fault in Our Stars), campione d’incassi in tutto il mondo.
Hazel Grace Lancaster è una sedicenne sopravvissuta ad un cancro ai polmoni grazie ad un farmaco sperimentale. Seppur con la risposta sempre pronta, la madre la crede depressa e la spinge a frequentare un gruppo di sostegno per malati terminali. Qui incontrerà Augustus Waters, ex giocatore di basket a cui è stata amputata una gamba, amico di Isaac, che dovrà diventare cieco a causa di un tumore agli occhi. Dal loro primo incontro, Hazel e Gus diventeranno inseparabili, Gus si innamorerà di lei che però, inizialmente, lo terrà lontano per paura di farlo soffrire dopo la sua morte. Tra speranze, paure, ansie e un pizzico di ottimismo, Hazel e Gus capiranno come la forza di un amore può sopravvivere alla morte.
Il film è la trasposizione cinematografica di The Fault in Our Stars (Colpa delle Stelle), romanzo di John Green, diretto dal regista Josh Boone. La regia e il soggetto sono curati in modo esemplare, rimanendo molto fedele alla controparte cartacea (cosa quasi impossibile al giorno d’oggi). Sono stati eliminati solo piccoli dettagli che non hanno intaccato la trama principale della storia. Hazel e Gus sono due ragazzi diventati grandi troppo in fretta, 17 anni lei e 18 lui (nel libro lei ha 16 anni e lui 17), combattono da anni contro la malattia più potente al mondo: il cancro. Il modo in cui lo affrontano, consapevoli che la loro vita sulla terra sarà breve e non avendo paura della morte che li aspetta, è soprattutto esemplare. Non hanno paura di nulla, vogliono vivere intensamente sapendo che potrebbero andarsene da un momento all’altro, e lo fanno con una tale gioia e tranquillità che rendono tutto tenero e meno triste. E’ sempre difficile parlare di malattie del genere, ma questo libro (e successivamente il film) è stato in grado di raccontarlo senza troppi giri di parole.
Hazel è interpretata da Shailene Woodley, protagonista della serie TV “La Vita Segreta di una Teenager Americana”. Io l’ho trovata veramente meravigliosa. Sono rimasta stupita dalla capacità di questa ragazza nell’intraprendere un ruolo così difficile. Ero rimasta a quando era una madre di 15 anni, ed ora è veramente cresciuta e in questo film le do un 10 pieno!
Augustus “Gus” è interpretato da Ansel Elgort, già visto in “Lo sguardo di Satana – Carrie” e “Divergent”.
Lui lo conosco un po’ meno cinematograficamente, ma l’ho ritenuto veramente bravissimo. Anche lui non ha, ovviamente, un ruolo facile, ma ha saputo recitarlo veramente veramente bene. Gus è fin troppo ottimista su ciò che lo aspetta, rompe il ghiaccio sempre con una battuta e il suo ruolo è soprattutto quello di far sorridere i suoi amici e la sua famiglia sempre, anche nel momento più duro.
Questo film vi promette risate, pianti, pelle d’oca, tutto quello che si possa immaginare.
Troviamo poi Laura Dern (figlia del grandissimo Bruce Dern e moglie di Ben Harper, protagonosta di Jurassic Park) nel ruolo della madre di Hazel; Troviamo Nat Wolff, nel ruolo di Isaac (lo rivediamo anche in “Comportamenti molto… cattivi” nei cinema in questi giorni); Willem Dafoe (Green Goblin nella prima trilogia di “Spider – Man”, e grande attore).
Il cast, in sostanza, è veramente ben fatto!
Nella colonna sonora troviamo brani di Ed Sheeran e di Birdy, giovane artista emergente inglese, veramente bravissima.
Al cinema dal 4 settembre, fossi in voi non me lo perderei!
Ovviamente poi leggete il libro, i dettagli fanno sempre la differenza!
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