Stamattina presto l’assemblea dei Grandi Elettori del PD si è riunita e la proposta fatta da Bersani di candidare Prodi al Quirinale è stata accolta da un’ovazione e votata all’unanimità
Romano Prodi al Quirinale?Quirinale – la scelta del PD di Puntare su Romano prodi ricompatta il partito e fa infuriare il PDL: e se fosse stato già tutto deciso fin dall’inizio?
Quirinale – stamattina si assisterà all’ultima votazione nella quale sarà necessaria la maggioranza qualificata (di due terzi), dopodiché già nel pomeriggio sarà sufficiente la maggioranza semplice (la metà più uno dei Grandi Elettori). Per l’occasione il PD ha scelto di proporre come candidato Romano Prodi, con la benedizione di SEL, ricompattando le fila del partito e mandando su tutte le furie il PDL e Berlusconi, il quale minaccia tuoni e fulmini, sentendosi raggirato e paventando che in realtà Bersani avesse deciso tutto fin dall’inizio. E se avesse ragione? Del resto se Bersani avesse previsto tutto fin dall’inizio e non avesse voluto “bruciare” il nome di Prodi (storicamente non è mai successo che il candidato alle prime votazioni venisse eletto: i nomi fatti per primi sono sempre ritenuti “bruciati”) avrebbe azzeccato, in caso di elezione di Prodi, la strategia giusta e si sarebbe accollato una marea di critiche ed insulti (prevedibili e, al momento, anche motivati) al solo scopo di preservare una candidatura e renderla vincente. Se è così, lo capiremo nelle prossime ore, per ora sono solo congetture, ma sarebbe la prima volta che Berlusconi viene beffato con un tiro mancino da parte di un politico del PD.
Secondo il capogruppo alla camera di SEL, Gennaro Migliore, “L’opzione Rodotà è il nome più in sintonia con il nostro identikit del presidente della Repubblica ma una candidatura come quella di Prodi, se condivisa, potrebbe essere interessante per noi e siamo pronti a realizzare un accordo sul suo nome”.
Così mentre il fronte del centrosinistra si ricompatta in toto sulla scelta del candidato per il Quirinale, Marini decide di cambiare tattica e ritirarsi e invece il PDL valuta di aggregarsi all’opzione di Scelta Civica sul nome di Anna Maria Cancellieri.
Berlusconi al momento è assente (pare si sia rifugiato a smaltire la rabbia a Palazzo Grazioli), mentre il PDL rende nota, per bocca di Maurizio Gasparri, la disapprovazione nei confronti della candidatura di Prodi (“una scelta che divide”) e l’eventualità di collegarsi a Scelta Civica per il nome della Cancellieri.
Dando per scontato il reiterarsi, a meno di grosse sorprese, della pioggia di schede bianche nella votazione di questa mattina, oggi pomeriggio potremmo avere un primo verdetto di convergenza sulla candidatura di Romano Prodi.
Infatti, nonostante l’unanimità all’assemblea del PD, si temono i franchi tiratori e per questo si sta cercando anche un eventuale accordo (forse sarebbe meglio chiamarlo “non-accordo”) con il Movimento 5 Stelle in modo da scongiurare eventuali infortuni del voto segreto.
Seguire le votazioni in diretta è semplice: ci si può collegare al sito del Senato della Repubblica, oppure avvivare la diretta nel video sottostante
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