La creazione delle monete da un centesimo, sicuramente, è stata una delle “migliori invenzioni” di questo millennio, un’invenzione che ha dato vita a situazioni del tipo “13,99 euro”. Non tutte le monete da un centesimo, però, valgono così poco, tra queste ci sono alcune “pecore nere” che valgono addirittura 2500 euro.
Rare monete da un centesimoGià da qualche tempo si vocifera che la Commissione Europea starebbe pensando di ritirarle dal mercato perché ritenute dalla maggior parte fastidiose, quasi inutili. Come detto prima, ci sono alcune monete che valgono ben 2500 euro.
La rarità di queste monete si deve ad un errore commesso in fase di realizzazione , dato che quando furono realizzate furono posizionate sulla macchina destinata alla coniazione delle monete da due centesimi. Il risultato ottenuto è “una moneta da un centesimo con le caratteristiche di una moneta da due centesimi”. Quando ci si accorse dell’errore la Zecca dello Stato ordinò di ritirare immediatamente questi falsi “un centesimo” e nel 2002 Pietro Giordano, all’epoca sostituto procuratore di Roma, accusò sette operai e sette dirigenti della Zecca, avanzando l’ipotesi che le monete fossero state realizzate appositamente per i collezionisti di monete. Successivamente furono recuperati alcuni “esemplari”, ma pare che in circolazione ce ne siano più di un centinaio.
“Gronchi rosa dell’euro”, cosi sono soprannominate dai collezionisti dato che è una delle coniazioni più rare dell’euro. Oggi questa moneta è stata battuta all’asta da Bolaffi, un’azienda torinese, con un prezzo di partenza di 2500 euro.
Quindi adesso non vi resta che controllare nelle tasche, svuotare i salvadanai oppure se siete dei commercianti controllare minuziosamente nelle vostre casse e vedere se siete i fortunati possessori di questi esemplari “più unici che rari”, considerando il numero spropositato di monete in circolazione.
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