Nuovo battibecco tra i partiti politici e Beppe Grillo, che propone un governo M5s. Bersani però contrattacca chiedendo rispetto per gli elettori italiani che non hanno votato il M5s per il governo. L’Italia intanto attende riforme
Il movimento 5 stelle gioca a fare l’ago della bilancia: non si sa se per mancanza di effettive idee da proporre o se per sentimento di partito (anche se partito sostengono ancora di non esserlo) o se per paura di snaturalizzare quei punti, alcuni discutibili altri meno, su cui hanno basato la loro campagna elettorale. Certo è che ancora adesso è lungi dalla mente di Beppe Grillo, che volente o nolente si proietta sempre più come “capo del movimento” a tutti gli effetti, la possibilità di dare la fiduca al governo Bersani. Oggi arriva un’eco di effettiva proposta: Beppe Grillo avrebbe suggerito un governo del movimento 5 stelle: “e proprio Pd e Pdl ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo governo M5S”. Una provocazione lanciata su Twitter che però è evidentemente inapplicabile dato che, seppur abbiano raccolto un notevole successo elettorale, non sono comunque i designati dal popolo italiano per la formazione del governo. Cosa che Bersani ha invece ben chiaro in mente e per questo ha risposto a Beppe Grillo di rispettare gli elettori italiani: “Come noi rispettiamo gli elettori anche Grillo li rispetti. I numeri li vede anche lui, non pensi di scappare dalla sue responsabilità con delle battute. Ci si vede in Parlamento e davanti agli elettori”.
La verità è che la base del movimento 5 stelle, finora così unita, si sta dividendo: vi è una parte composta dalla vera anima del movimento, gli elettori, che hanno avuto una grande soddisfazione elettorale e che vedono nell’alleanza con il Pd la possibilità di far crescere il moviemento grillino e di ottenere alcuni punti salienti del programma elettorale. Lo staff del M5s è però di parere diverso. Nessuna alleanza, neanche con il PD: “E’ ovvio che per Bersani sarebbe molto più comodo avere la fiducia dal M5s invece che andarla a chiedere dalle forze politiche con cui hanno inciuciato per trent’anni. Dovranno chiedere la fiducia ai loro finti oppositori, in modo da inciuciare con loro alla luce del sole”. Il fine sarebbe quello di arrivare ad una nuova elezione, in cui i grillini sperano di raggiungere un’ovazione plebiscitaria da parte del popolo italiano e andare legittimamente al governo. Prospettiva che però vacilla al momento: l’Italia ha l’acqua alla gola e ha delle difficoltà che devono essere affrontate immediatamente. Non è il momento per “togliersi i sassolini dalla scarpa”. E sarebbe bene ricordare che ora, nella classe dirigente che stenta a far qualcosa per l’Italia, siedono anche i grillini.
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