Voto per la presidenza UMP ma il risultato stenta ad arrivare. Dubbi, sospetti, brogli…conteggi e riconteggi
La Commissione interna si é riunita per deliberare da più di un’ora e mezzo, la presidenza UMP si gioca a pochi voti
Soffiano venti di tempesta e non solo sulle imbarcazioni del Vendée Globe.
Oggi a mezzogiorno e mezzo è arrivato l’annuncio ufficiale dell’abbandono della corsa da parte di Jéremie Beyrou con il suo Maître CoQ dalla chiglia malandata, portando così a cinque il numero degli skipper che hanno dovuto ritirarsi da questa regata in cui, partiti in venti, sono rimasti, per il momento, in quindici.
Vento di tempesta anche in casa UMP dove ieri si è votato per il rinnovo della carica di presidente di questo partito.
I 300 000 militanti avevano ieri appuntamento alle urne per scegliere a chi affidare la direzione del partito.
François Fillon l’ex primo ministro dell’ex presidente Sarkozy o Jean-François Copé, attuale segretario del partito?
Due i candidati, due solo due, ma decisi a tutto, e decisi a vincere a tutti i costi, come hanno ben dimostrato durante la campagna elettorale e anche dopo, a urne chiuse.
II primi risultati avrebbero dovuto iniziare ad arrivare ieri sera dopo le 20 e invece nessuna notizia, i conteggi continuavano interminabili in un’aria di suspense tinta di giallo e di nero.
Poi, improvvisamente, alle 23:30 l’annuncio di Copé: « Les militants de l’UMP viennent aujourd’hui de m’accorder la majorité de leurs suffrages et ainsi de m’élire comme président de l’UMP »… Copé dunque eletto con un migliaio di voti in più dell’avversario.
Rapida risposta della parte avversa che contesta la vittoria sulla base di un conteggio serrato.
Colpo di scena: alle 23:45, per non rimanere indietro è Fillon che rivendica ora la vittoria con 224 voti in più rispetto a Copé e annuncia che attende “serenamente” i risultati della commissione di controllo delle operazioni di voto che devono procedere a verificazioni.
Inizia così un’altalena, un minuetto tra dubbi, incertezze, sospetti di brogli,vota da verificare, da contestare, da validare.
Alle 4:00 ancora nulla, di fatto, e la commissione sospende i lavori.
Dopo colazione tutti rinvigoriti!
Ricomincia l’altalena e si riprende così a rivendicare la vittoria ora da un campo ora dall’altro.
A più di 24 ore non vi sono ancora certezze, a parte quella di una grande confusione, una cattiva gestione del voto e una penosa immagine del partito.
Nessun vincitore, un partito sconfitto, e gli altri partiti che ironizzano, soprattutto il Fronte nazionale che se la ride alla grande.
In casa socialista c’è più fair play, e si ride un po’ meno memori delle primarie 2008 in casa loro, non così dissimili da questa prestazione a dir poco, pietosa.
Ma sulla fine della giornata l’ironia si risveglia e fa capolino anche tra i socialisti e Bruno Le Roux, presidente dei deputati PS, afferma che “Le due parti avranno gareggiato più in creatività nel campo dell’imbroglio che in quello delle idee. Questa tragi-commedia é un brutto vaudeville che non onora la democrazia francese e mette il principale partito di opposizione a ferro e a fuoco.
Deputati UMP che non sanno capacitarsi, senza parole davanti a questo scenario catastrofico, il peggiore immaginabile! E Alain Juppé sindaco di Bordeaux è arrivato ad affermare che l’esistenza stessa dell’UMP è in causa, per colpa di questo scontro tra i due candidati, che peraltro gli hanno assicurato di essere pronti ad accettare la decisione della commissione di controllo del partito.
E Sarkozy dov’è? Il grande assente, da certuni ritenuto il vincitore di queste elezioni, dove se la ride? Dov’è il Nicolas che manca a tanti militanti? Lui che, candidato unico, a gennaio 2007aveva vinto le primarie del suo partito con il 98 % dei voti di quanti avevano deposto il voto nelle urne, dov’é? Certamente non era al seggio e non ha votato, non volendo far pendere la bilancia per un François o un Jean-François. Ha lasciato ognuno libero di fare le scelte, limitandosi a un “Vinca il migliore”!
Intanto i conteggi continuano, la commissione interna verifica le irregolarità e conta, conta, conta…
Non so più cosa vi sia da contare, perché mi pare che qui, nulla più conti, né abbia senso.
L’attesa all’UMP continua, ma comunque vadano le cose, qualunque sia il risultato, ammesso che ce ne sia uno…sarà duro, durissimo uscire dall’impasse.
Difficile augurarsi in simile occasione o augurare come ha fatto l’ex presidente “Vinca il migliore!” tra un secolo….saremo ancora qui a contare e ad attendere….
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