L’attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato alla fine dei suoi 7 anni di mandato, l’Italia necessita di un nuovo Presidente che arriverà il 18 aprile, quando avranno inizio le elezioni.
Come avviene la votazione del Presidente della Repubblica
Il 18 aprile iniziano le votazioni per il dodicesimo Presidente della Repubblica, le persone che voteranno saranno 1007. L’articolo 83 della Costituzione italiana, infatti, stabilisce il metodo di votazione.
Il Parlamento si riunisce in seduta comune insieme a tre delegati per ogni regione (per la Valle D’Aosta solo uno) eletti dal consiglio regionale, saranno quindi presenti 630 deputati, 315 senatori, 4 senatori a vita e 58 delegati delle regioni.
Si svolgerà all’interno di Montecitorio (per motivi di spazio) e sarà presieduta dai presidenti delle camere Laura Boldrini e Piero Grasso. L’eletto dovrà avere minimo 50 anni, il voto sarà segreto e per l’elezione sarà necessaria la maggioranza qualificata (2/3) per i primi 3 scrutini, invece per il quarto scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta (50%+1).
Possibili successori di Napolitano
Non è esclusa la possibilità di avere ancora Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica dato che la Costituzione non lo impedisce, anche se non è mai successo. Silvio Berlusconi sarebbe un’altra possibile alternativa, il sito creato appositamente per lui al Quirinale ne è la prova. Un’altra possibilità è il Presidente della BCE (Banca Centrale Europea) Mario Draghi, ma la scelta più probabile è Gianni Letta, almeno da quanto risulta da un sondaggio di TGCOM che al secondo posto trova una donna, Emma Bonino, che risulta la miglior donna in politica in Italia è stata sostenuta con un flash mob.
Possibili candidati:
Romano Prodi;
Silvio Berlusconi;
Emma Bonino;
Gianni Letta;
Massimo D’Alema;
Gino Strada;
Riccardo Muti;
Anna Finocchiaro;
Dario Fo;
Franco Marini;
Giorgio Napolitano;
Mario Draghi;
Giuliano Amato;
Anna Maria Cancellieri;
Stefano Rodotà;
Piero Grasso;
Pierferdinando Casini.
La scelta del Presidente della Repubblica non dipenderà dalle alleanze, ma ci saranno sicuramente delle intese fra partiti, il Partito Democratico sarebbe di comune accordo con gli altri partiti per possibili nomi al Quirinale. Il Sole 24 ore ha fornito un’analisi:
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