Prelievo forzoso, forse in un prossimo futuro, e declassamento dell’Italia, forse domani, cosa fare? Considerazioni e semplici consigli.
Prelievo forzoso, due parole che a Cipro stanno sconvolgendo l’economia, un Paese, noto come paradiso fiscale come Cipro, si è dovuto trovare a tu per tu col Prelievo forzoso, un incubo per migliaia di persone, magari ricche ma magari anche piccoli risparmiatori che si sono visti, anzi si vedranno a breve termine prelevare automaticamente, con la formula del prelievo forzoso il 30% di tutti gli importi depositati nella maggiore banca cipriota per importi superiori ai 100mila euro.
Prelievo forzoso, declassamento di Moody’s e semplici riflessioni…
Mentre per la maggiore Banca di Cipro il Prelievo forzoso sarà pari al 30% dell’importo depositato, per le altre Banche di Cipro il prelievo forzoso sarà pari al 6% dell’importo depositato. Faccio notare che gli importi versati nelle Banche cipriote, da parecchi giorni non possono essere, ne estinti, ne considerevolmente assottigliasti, quindi , una spada di Damocle che sta abbattendosi su Cipro per risanare il debito pubblico del Paese. Va comunque ricordato che Cipro è da sempre stata un Paradiso fiscale, per l’oriente e per l’unione Sovietica, quindi quei soldi depositati nella e nelle banche del Paese, in anni hanno fruttato cifre ben superiori all’imminente Prelievo forzoso.
Debito pubblico, una parola che anche noi , in Italia, conosciamo molto bene e che , stando ai rumors, sempre più insistenti che circolano in Borsa, e che, purtroppo oggi 25 marzo, hanno portato lo spread a salire vertiginosamente e la Borsa di Milano, perdere ben più di 2 punti, potrebbero portare, a breve termine, speriamo comunque di no, anche il nostro Paese nella situazione di optare per un Prelievo forzoso. non è un mistero che la Germania ci stia osservando e che ritenga il nostro Paese, altamente instabile sia finanziariamente che, purtroppo, anche politicamente.
Per di più, stasera, nel corso della trasmissione Ottoemezzo, su La7 Federico Rampini, giornalista di La Repubblica inviato a New York, presente in trasmissione ha detto che, probabilmente, domani o, nei prossimi giorni, ha fatto intendere, da New York Moody’s è in procinto di declassare l’Italia!
Notizie che, come voi, spero vivamente rimangano “rumors” ma, quando un corrispondente da New york, di affermata professionalità, cita una cosa del genere…
E se si decidesse anche in Italia in un futuro, magari prossimo, il Prelevo forzoso?
Certo, chi ha grandi fondi e soldi accumulati, certamente, avrà già provveduto, diversificando, per persone e per conti, ma anche per Paesi di destinazione, i propri beni. Ma chi, magari possiede una “discreta sommetta” superiore ai 100mila euro, frutto magari di vendite di immobili o di un immobile, oppure fortunatamente frutti di risparmi di anni per assicurarsi un “fondo “ pensione personale cosa può fare?
Premetto che non saranno ” consigli” espressi da “operatori di borsa” e quindi, vogliate scusare, nel breve ragionamento, l’imperfezione in itinere…
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Prima cosa, lasciare da parte le banche per pensare a risolvere il problema e, magari, lasciare depositata una cifra di un po’ inferiore ai fatidici 100mila euro onde evitare un probabile prelievo forzoso. si ma allora’ allora, forse sarà il caso di ,magari, riscoprire l’investimento del Mattone che ultimamente ha subito una forte flessione per via della crisi e, se l’Imu aveva, magari, determinato la precedente scelta di vendita, riscoprire nuovamente l’acquisto di un nuovo immobile, magari di piccola dimensione, per poter salvarsi in caso di Tassazione dal pagare forti spese, e, per chi non dispone di una cifra sufficiente all’acquisto di un nuovo immobile, comprare , magari un box.
L’importente è pensare: 100mila sono uguali a 30mila euro di perdita immediata in caso di Prelievo forzoso , oppure, per i più fortunati e risparmiatori, 200mila uguale a 60mila euri persi per via del traumatico Prelievo forzoso.
Meditate e, i più esperti, scrivano pure i loro consigli…
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