Pontifex.Roma, lamenta odio, intolleranza dell’informazione e dei social network Facebook, Twitter. Donne killer nascosta dai Media? Lettera
Pontifex.Roma ha scritto sul suo sito un articolo che recrimina l’intolleranza riscontrata da parte dei Media che, stando sempre a quello che Pontifex.Roma asserisce, è frutto di disinformazione che ha reso un “semplice articolo” ( le parentesi le ho messe io perché proprio su questa attribuzione semplicistica, ce ne sarebbe da discutere), una specie di “lode alla lapidazione.
Sinceramente, Pontifex.Roma, mi sembra che esageri nel definire così semplice le parole che don Piero Corsi ha affisso alla porta della sua Chiesa. Intendo che il tutto quanto pubblicato, Fermo rispettando un luogo di culto che dovrebbe andare ben lungi dal “perdersi” in una “diatriba” di ruoli maschili e femminili e che dovrebbe incitare non alla discriminazione ma all’integrazione che si parli di bianchi o neri ma anche di uomini e donne, ( o se preferite “maschi e “femmine”), non dovrebbe essere.
Non sarebbe in essere proprio perché lungi dal vero spirito Cattolico, che, credenti o meno, possono valutare nel primario principio del rispetto e dell’uguaglianza e mai dell’intolleranza e della discriminazione sociale e politica.
Qui, non c’è alcun Troll, tutto è chiaro e le critiche anche, purchè siano critiche costruttive e non celino odio o “ rappresaglie in stile mafioso” come per taluni casi Pontifex.Roma asserisce di aver riscontrato.
L’utilità di questo articolo è mirata a dipanare il “garbuglio” dei fili di questa storia che, da quello che tutti abbiamo potuto leggere sul volantino di don Piero Corsi, necessita realmente di ulteriori chiarimenti.
Per chi volesse approfondire “il Caso”: Femminicidio, Donne, Quante Volte Provocano? Pontifex Lo Loda | TESTO
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Detto questo a voi la lettura, per farvi il vostro personale giudizio, in merito all’articolo pubblicato su Pontifex.Roma:
L’ODIO E L’INTOLLERANZA INTERNET SUL FEMMINICIDIO. LE DONNE KILLER NASCOSTE DAI MEDIA TV
Ha suscitato molto clamore in Italia l’articolo di Pontifex.Roma di qualche giorno fa in cui si cercava di fare chiarezza sul “femminicidio”, in maniera intellettualmente onesta e senza avanzare alcuna pretesa. Purtroppo la disinformazione regna sovrana e un semplice articolo, forse innocente e di consiglio, è stato trasformato in una specie di “lode alla lapidazione”. E’ proprio questa politica di disinformazione e di killeraggio mediatico che ha portato alcune persone di Pontifex.Roma ad essere oggetto di minacce e di rappresaglie in stile mafioso, come testimoniano i nostri vecchi articoli, e come è stato chiarito in vari contesti. E’ appunto questo che Pontifex.Roma denuncia a gran voce da tempo: l’uso improprio della parola e l’istigazione all’odio che alcune persone hanno come principale obbiettivo, e questo è molto grave. L’articolo “galeotto” non faceva altro che denunciare false informazioni sul “femminicidio”, spiegava che ogni caso …
… va analizzato da esperti in maniera singolare, chiedeva ai grandi media di non generalizzare per evitare la diffusione dell’odio contro nonni, mariti, fidanzati e figli, ed invitava le donne a vivere la sessualità con maggiore prudenza proprio perché viviamo in un mondo violento e sempre più spesso privo di morale.
Non mancavano, come si conviene al buon cattolico, le condanne doverose alla pornografia, in perfetta liena con quanto già detto da Benedetto XVI in occasione del 40° anniversario dell’Enciclica Humanae Vitae.
Niente da condannare, eppure su internet si è scatenato l’odio, l’istigazione alla violenza, il turpiloquio, testimonianza ne sono i contenuti dei tweet a noi indirizzati, di alcuni articoli indegni di chiamarsi tali e di tutte le email di minaccia ricevuti.
Leggo e riporto una segnalazione di V.M. che è giunta alle nostre mail e che racconta l’altra Italia, quella delle donne libertine, violente e truci.
Una Italia che non deve fare notizia e deve passare inosservata.
Una Italia che presenta vittime di serie A (le donne) e vittime di serie B (tutti gli altri,inclusi di disabili).
Tutto questo è contrario alla nostra fede ed è contrario al senso comune di giustizia.
A questo, aggiungo che un blog va letto nella sua continuità, considerando tutti gli articoli pubblicati, e sono centinaia, in cui si condanna la violenza, lo stupro, l’odio per il diverso e la discriminazione sessuale, sempre secondo la visione cattolica della vita.
L’appello, dunque, è ai TROLL dell’informazione: siate cristiani, moderati, equilibrati e sereni nell’amare .. così come ci insegna nostro Signore in Marco 12,31.
Alle donne, invece, rivolgo l’appello che gà fece Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Mulieris Dignitatem, del 15 agosto del 1988.
A chi, nonostante tutto, si diverte ancora ad accusare la Chiesa di ogni nefandezza, consiglio di leggere questo articolo per capire chi è Chiesa e chi non lo è; chi sbaglia e chi no; dove è l’errore e dove l’errore non esiste; ciò valga anche per lacontroversa vicenda della pedofilia.
Grazie.
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