Anna Laura Scuderi (43 anni) ed Elena Pesce (30 anni), due maestre dell’asilo di Pistoia Cip e Ciop, sono state condannate in primo grado da tribunale di Genova in quanto ritenute responsabili di percosse e maltrattamenti su minori. Hanno ricevuto rispettivamente 6 anni e 4 mesi e 5 anni di carcere, decisi oggi dal gup di Genova. Il gup Fucina ha poi riconosciuto la condanna alle maestre per il risarcimento di alcune parti civili, compresa l’amministrazione comunale di Pistoia, con cifre che variano dai 5 ai 50mila euro, in proporzione ai danni subìti dai bimbi dell’asilo. È stato riconosciuto il danno di immagine alla città per la vicenda dell’asilo “lager”.
Samuele Bertinelli, sindaco di Pistoia, ha commentato così la sentenza: “La pronuncia di oggi che condanna le responsabili per i terribili fatti loro imputati, risarcisce almeno la città e la sua immagine, perché ha riconosciuto violati i suoi valori fondanti di tutela e rispetto dell’infanzia. Pistoia è davvero una città amica dei bambini, non solo e non tanto per l’attestato dell’Unicef al sindaco, ma per il costante impegno dell’intera comunità per migliorare la qualità dei nostri servizi all’infanzia. Stiamo lavorando e continueremo a farlo, perché la città sia ogni giorno di più a misura di bambino e, dunque, a misura di tutti”
In realtà il pm aveva chiesto 8 anni per la Scuderi e 6 per la Pesce, ma come al solito attraverso vari patteggiamenti la pena si è ridotta.
Le due maestre erano state arrestate per maltrattamenti su minori nell’asilo in cui lavoravano nel dicembre del 2009 e nel corso del processo con rito abbreviato l’inchiesta è stata poi trasferita da Pistoia a Genova perché uno dei bambini dell’asilo Cip e Ciop di Pistoia era figlio di un magistrato toscano: la curia di Pistoia non poteva dunque occuparsi della vicenda. A rendere possibile l’arresto erano stati i filmati registrati dalle telecamere installate dagli investigatori dopo le prime denunce. Le riprese documentavano violenze, schiaffi e botte sulla testa ai bambini presenti all’asilo, soprattutto al momento dei pasti. Le immagini furono trasmesse dai tg Rai e destarono grande impressione e scandalo in tutta Italia.
Oggi erano numerosi i genitori che hanno assistito alla lettura della sentenza per Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce e, dopo la sentenza, sono state ascoltate le opinioni dei genitori dei bambini che frequentavano l’asilo. Queste sono le testuali parole rilasciate da una mamma nella sua dichiarazione: “Questa sentenza mi ha dato un profondo senso di giustizia per noi e soprattutto per i nostri bambini. La cosa che mi dà soddisfazione è che è stata una sentenza che non può essere messa in discussione. Nessuno potrà mai ripagare i nostri figli del danno subìto. Questa vittoria deve essere un punto di partenza”.
Un’altra mamma ha invece dichiarato: “Per quelle due volevo un Natale in galera!”
Anche Mauro Gradi, avvocato di parte civile nel processo, convinto della decisione presa, ha commentato la vicenda con queste parole: “Il giudice ha dimostrato di non essere stato condizionato dal clamore mediatico. Ritengo che la sentenza sia giusta nel segno ed equa nel’entità delle pene”.
Gli avvocati difensori delle due maestre, invece, hanno annunciato il ricorso in appello perché sostengono che il giudice non abbia tenuto conto delle circostanze attenuanti generiche. Queste sono le testuali parole usate da Alessandro Mencarelli, legale della Scuderi, che insieme a Stefano Pancoresi aveva chiesto che le donne non fossero punite anche per la grande eco mediatica che le violenze da loro commesse hanno poi avuto: “È una sentenza esemplare e non equa come avevamo chiesto perché quella equa tiene conto delle attenuanti nella valutazione della gravità del fatto. Impugneremo la sentenza. La perizia psichiatrica fatta dal consulente d’uffico aveva rappresentato tutte le problematiche della Scuderi e anche il suo vissuto e per questo avrebbe meritato le attenuanti generiche”.
La sentenza di oggi non chiude comunque il caso: a gennaio inizierà sempre a Genova un processo contro Sandra Bompani, cuoca dell’asilo Cip e Ciop, accusata anch’essa di maltrattamenti e contro Donatella Giovannini, funzionaria del Comune di Pistoia accusata d’abuso di ufficio e di omessa denuncia di reato. A marzo ci sarà invece un processo con 6 imputati, tra cui le 2 maestre, per i maltrattamenti subìti dai bambini dell’asilo “Magico Bosco” di Quarrata, sempre gestito da Anna Laura Scuderi.
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