Pillola dei 5 Giorni dopo, utilizzata per evitare di rimanere incinta, poco utilizzata in Italia. Restrizioni Legislative.
La necessità di un test di gravidanza preliminare limita le prescrizioni della cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo.
Questo metodo contraccettivo d’emergenza si basa sull’azione dell’ulipristal acetato (UPA), una molecola che può ostacolare una gravidanza in diversi modi: bloccando l’ovulazione o aumentando lo spessore del rivestimento dell’utero, diminuendo, così, la probabilità che un ovulo fecondato riesca ad impiantarsi. Perché possa essere efficace, però, la pillola deve essere assunta entro i 5 giorni successivi al rapporto a rischio e la sua efficacia è maggiore quanto più precocemente viene assunta. In Italia, il problema inizia proprio qui.
Infatti per poter assumere questo contraccettivo d’emergenza non è sufficiente presentarsi in farmacia raccontando di aver avuto un rapporto a rischio, ma è necessaria la ricetta medica. Non solo, il medico può prescriverlo solo dopo che la paziente ha effettuato un test di gravidanza che rilevi i livelli di beta-Hcg (l’ormone della gravidanza) tali da escludere che sia avvenuto il concepimento.
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