Pausini, tour fermo per due settimane, ripartirà da Firenze
Laura Pausini ha deciso di fermare il Tour per due settimane. Il tour della Pausini ripartirà quindi il 18 Marzo con la tappa di Firenze.
Il triste episodio del tecnico Matteo Armellini morto sotto il crollo del palco e degli altri due feriti sono motivi più che ovvi affinchè si faccia il punto dei fatti e si cerchi di ritrovare, non dico la serenità, ma almeno la concentrazione per far si che il tour riprenda nella sicurezza e con una nuova “forza”.
Quella stessa forza che in questi giorni è mancata a Laura Pausini, visibilmente scossa, a detta di chi gli è vicino.
Intanto, prima il triste episodio del tecnico del tour di Jovanotti morto pochi mesi fa a Trieste in una situazione analoga, hanno smosso diversi artisti che si sono confrontati.
Anche storici organizzatori di manifestazioni che raccolgono parecchie migliaia di persone, quale il Primo Maggio, in particolare Marco Godano, ed il segretario nazionale della Filca-Cisl, Franco Turri, hanno proposto che il prossimo concertone della festa dei lavoratori sia un’occasione per:
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“Mettere insieme i pensieri di promoter, organizzatori, produttori, costruttori e associazioni del settore come Assomusica, per vedere se può nascere un’idea di un protocollo di formazione e sicurezza che aiuti e innalzi gli standard della sicurezza sul lavoro”.
E non mancano le polemiche su alcune affermazioni fatte dal cantante Eros Ramazzotti sui livelli di sicurezza delle strutture al Sud. Per il promoter calabrese e dirigente nazionale di Assomusica, Ruggero Pegna, alcuni cantanti:
“Farebbero bene a limitarsi a cantare per evitare di dire stupidaggini. Le affermazioni di Ramazzotti sono prive di cognizioni di causa”.
Sullo stesso tenore è l’intervento dell’eurodeputata del Pdl, Eminia Mazzoni, secondo la quale Ramazzotti:
“ Può continuare a non cantare al sud, ma la tragedia calabrese non ha confini geografici. Si muore sul lavoro a Reggio Calabria come a Trieste. Il tema è la sicurezza sul lavoro”
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