Partita del secolo: Italia-Germania 4-3 al Mondiale Messico 1970. E’ definita ancora, a distanza di oltre 40 anni, così! Video Sintesi
Partita del secolo: Italia-Germania 4-3
So che tutti trepidiamo per il ripetersi, tra pochi giorni, della storica partita dei campionati del Messico 1970. Milioni di persone incollate ai televisori in bianco e nero hanno assistito alla Partita del secolo, ecco, anche questa volta, l’evento storico si ripeterà. Per chi volesse rivedersi una sintesi di quella storica, Italia-Germania 4-3, ecco una sintesi con i momenti più salienti della Partita del secolo!
Tratto da “La Grande Storia della Nazionale Italiana di Calcio” (Vol.1), la sintesi della Semifinale di Coppa del Mondo tra Italia e Germania (4-3) al Mondiale Messico 1970.
Ancora oggi, a distanza di oltre 40 anni, viene definita LA PARTITA DEL SECOLO.
“Partita del secolo” (ted. Jahrhundertspiel, sp. Partido Del Siglo) è il termine con cui ci si riferisce alla semifinale della Coppa del Mondo 1970 di calcio, disputata mercoledì 17 giugno 1970 alloStadio Azteca di Città del Messico tra Italia e Germania Ovest.
Valcareggi escluse ancora una volta dalla formazione iniziale Rivera preferendogli Mazzola. Il primo gol fu segnato da Roberto Boninsegna, dopo soli otto minuti dall’inizio della partita, frutto di una combinazione con Gigi Riva. Per i seguenti ottanta minuti l’Italia giocò una partita difensiva, tenendo sulle spine i tedeschi con alcuni insidiosi contropiede e il portiere italiano Enrico Albertosi, protagonista di alcuni interventi decisivi, fu probabilmente il miglior azzurro durante i tempi regolamentari. Fu però il milanista Karl-Heinz Schnellinger, al suo primo e unico gol in quarantasette partite con la nazionale, a portare la gara in parità due minuti e mezzo oltre i tempi regolamentari. La cosa, contrariamente a quanto succede oggi, a quei tempi era più unica che rara; infatti praticamente in quasi tutte le partite gli arbitri fischiavano la fine allo scadere del 90° minuto. Questo spiega la delusione e lo sconcerto del telecronistaNando Martellini che al fischio finale dei tempi regolamentari disse al microfono: Questo Yamasaki!. Due minuti e mezzo dopo la fine del tempo regolamentare!
[ad#Silvio]
Iniziarono così i tempi supplementari che, per la straordinaria densità di emozioni offerte, entrarono nella storia: al gol di Gerd Müller al 94′, abile a sfruttare un errato tocco della difesa italiana dopo un debole colpo di testa di Uwe Seeler, rispose un nostro difensore, Tarcisio Burgnich (al suo secondo e ultimo gol in nazionale in sessantasei partite), su un controsvarione difensivo tedesco. L’Italia, un minuto prima della fine del primo tempo supplementare passò addirittura in vantaggio, con uno straordinario assolo di Riva in contropiede.
Beckenbauer, a seguito di un infortunio che gli causò la lussazione di una spalla, restò stoicamente in campo, giocando con un braccio fasciato lungo il corpo, fino alla fine dei supplementari. Al quinto minuto del secondo tempo supplementare, la Germania trovò il pareggio: colpo di testa di Seeler su un pallone proveniente da un calcio d’angolo, la palla sembrava indirizzata fuori, ma Müller interviene di testa, trovando uno spiraglio tra Rivera (piazzato sulla linea di porta) e il palo. Albertosi non nascose affatto il suo rincrescimento nei confronti di Rivera, conscio che quell’errore poteva rivelarsi fondamentale per le sorti della gara.
Fu un’azione corale, a riportare dopo appena sessanta secondi l’Italia in vantaggio: palla rimessa in gioco dal centro campo, undici passaggi, nessun intervento dei tedeschi e conclusione dello stesso Rivera che di piatto superò Maier. Finì 4-3; l’Italia dopo trentadue anni era in finale di Coppa Rimet e per tutta la notte, nelle piazze italiane, l’impresa fu festeggiata come la vittoria del Mondiale stesso in attesa della finale vera e propria.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=jpqnKmr1820 [/youtube]
Commenti riguardo il post