Papa Francesco I si è appena insediato ed ecco già il proliferare le varie profezie allarmistiche del più sfrenato gossip. APPROFONDIMENTI
Papa nero, delle volte il fiorire di queste credenze rievoca l’ignoranza umana e, come fu per la Profezia Maya e quella della fine del Mondo di Nostradamus, ecco riaffiorare sui giornali una miriade di “paccottiglia”.
Papa Francesco ovvero, per i “ciarlatani”, il Papa nero
Ciarlatano: “Un ciarlatano o imbonitore è una persona che esercita pratiche da guaritore, o si approfitta in modo simile della buona fede delle persone, allo scopo di ottenere denaro o altri vantaggi grazie a false pretese”.
Un piccolo accenno, doveroso per inquadrare il termine nel suo vero aspetto, è di dovere visto che, tassativamente ogni qualvolta se ne presenta l’occasione, quel rimasuglio di bieca stregoneria che ancora sopravvive nella nostra società, riemerge pronto a diramare fra la gente la paura. Paura dell’ignoto che mai come in campo religioso ed astronomico ha sempre caratterizzato l’umanità. Papa Francesco I è stato definito da alcuni girnali,l che mirano più alla speculazione che all’informazione, il Papa Nero, ne più ne meno come nel periodo della Profezia Maya parlavano di ipotetica e, per loro sicura, fine del mondo. ovviamente, chi l dice fa leva sulla paura dell’ignoto, cosa che ovviamente, fiorisce negli ambienti e negli studi con scarsa affermazione scientifica.
Papa Francesco I appartiene all’ordine dei Gesuiti e, questo è il punto su cui, queste “dicerie” si basano.
Vi riporto quello che si può leggere di approfondito pubblicato che ha fatto scaturire l’identificazione di Papa Francesco I con la profezia, anzi le profezie, quella di Malachia e di Nosatradamus, col Papa nero nel ruolo dell’oppositore occulto del pontefice:
“Jeorge Mario Bergoglio è il primo papa che appartiene alla compagnia dei Gesuiti, il maggior istituto religioso della Chiesa cattolica. L’ordine fu fondato da Sant’Ignazio Da Loyola e approvato da Paolo III nel 1540. Lungo i suoi cinque secoli di storia è stato spesso visto come una forza non del tutto armonica, in certi casi in forte concorrenza con la curia papale. Tanto che Clemente XIV arrivò a sopprimerlo nel 1773. I gesuiti vennero ricostituiti da Pio VII nel 1804.
ADOLFO NICOLÁS È IL «PAPA NERO».A oggi alcuni commentatori e studiosi sottolineano il peso, in termini di potere, del Superiore dei gesuiti, il cosiddetto «papa nero» chiamato così per via del colore della tonaca, la durata a vita dell’incarico e l’influenza dell’ordine nel cattolicesimo.
L’attuale Superiore dei Gesuiti è lo spagnolo padre Adolfo Nicolás, eletto il 19 gennaio 2008. La compagnia ha attualmente sede a Roma e continua a coinvolgere nelle sue molte attività persone, credenti e non credenti, in più di 100 Paesi”.
“Al centro dell’aspetto spirituale della Compagnia di Gesù ci sono gli «esercizi spirituali» codificati dallo stesso Ignazio Da Loyola: periodi ricorrenti di meditazione sulla vita di Cristo, curate da un direttore spirituale.
LA COMPATTEZZA DOTTRINARIA. Dal punto di vista dell’organizzazione è di rilievo l’assoluta compattezza dottrinaria che li ha portati a fondare istituti educativi di altissimo livello (per esempio l’Università Gregoriana a Roma), e a incorporare gli insegnamenti classici dell’Umanesimo nella struttura scolastica del pensiero cattolico. E a memorabili scontri con le correnti di pensiero gianseniste.
Ma altrettanto importante è il fatto che i gesuiti, a differenza di altri ordini, non sono legati a un unico convento. Caratteristica che li ha portati a essere protagonisti dell’evangelizzazione in tutto il mondo. Attività missionarie ed educative, quindi, sono al centro del loro apostolato.
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«SONO UN’ORGANIZZAZIONE MILITARE». Dal punto di vista dell’organizzazione gesuita Napoleone scrisse: «I gesuiti sono un’organizzazione militare, non un ordine religioso. Il loro capo è il generale di un esercito, non il semplice abate di un monastero».
È evidente che caratteristiche come queste abbiano eccitato interpretazioni, più o meno fantastiche.
Per certi periodi, nel linguaggio comune, il termine «gesuita» è stato evocatore di sovversioni, intrighi, complotti. E quello di «cospirazione gesuitica» (con il «papa nero» nel ruolo di oppositore occulto del pontefice) è ormai un classico delle suggestioni fantapolitiche e dell’immaginario apocalittico. Che, certamente la frase pronunciata dal nuovo pontefice «Vengo dalla fine del mondo» non mancherà di rinfocolare”.
Detto questo spero che, chi leggerà l’articolo, sarà in grado di andare ben oltre, ricordate che siamo nel 2013, che il nostro cervello è fatto per ragionare, quindi è ammesso anche che si possa, come in quello che avete letto, ragionare forse un po’ troppo e non obiettivamente, il che porta ad assumere, come abbiamo appunto letto sopra nell’esagerata interpretazione, ad avere un atteggiamento incline alla “magia” o “all’occulto”.
Ma, detto questo, vorrei indirizzarvi a pensare a Papa Francesco come forse il primo vero passo per la rinascita della Chiesa nel Mondo. Una Chiesa che forse ritornerà al suo primario compito religioso, abbandonando, od almeno attenuando, quei loschi affari che il caso Vatilix ha fatto emergere. Una Chiesa che, come si spera dal nome assunto da papa Jeorge Mario Bergoglio, ovvero “papa Francesco”riscopra l’aspetto caritatevole e comunicativo con la gente, il Popolo.
Cosa che, del resto è apparsa subito fin nei piccoli dettagli del suo insediamento in Vaticano. Papa Francesco I è apparso al balcone, come potete vedere anche nella foto, indossando un semplice crocifisso di ferro, il suo, senza indossare, come i suoi predecessori il pesante crocifisso in oro massiccio…
Cosa che, del resto, è documentata dalla lunga “carriera” religiosa di Papa Francesco nella sua terra, l’Argentina, terra che ha subito molte ingiustizie e terra nella quale papa Francesco, in tutto il suo lungo operato fin dagli inizi religiosi, si è speso attivamente operando al fine di ottenere il rispetto dei Diritti Umani, a sostegno della povera gente. Un papa, questo, ben lungi dai loschi complotti di cui abbiamo letto sopra nei biechi appunti di “bassa stregoneria”.
Papa Francesco I “scelto alla fine del mondo” non per essere interpretato stupidamente, come io ritengo, ma per dedicarsi, come San Francesco, agli ultimi, quelli alla fine del Mondo…
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