Papa Francesco ha celebrato la sua prima “Messa in Coena Domini”, nella serata del Giovedì Santo. Il nuovo Papa ha celebrato il rito della “lavanda dei piedi”, punto fondamentale della Messa, nel carcere minorile di “Casal del Marmo” in Vaticano. Papa Francesco ha lavato i piedi anche di due donne, una delle quali musulmana: ancora una novità significativa nel pontificato sempre più anticonformista di Jorge Mario Bergoglio.
Papa Francesco, video ufficiale e testo integrale
Messa In Coena Domini 2013
(Video)
Questo è commovente. Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli. Pietro non capiva nulla, rifiutava. Ma Gesù gli ha spiegato. Gesù – Dio – ha fatto questo! E Lui stesso spiega ai discepoli: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come ho fatto io» (Gv 13,12-15). E’ l’esempio del Signore: Lui è il più importante e lava i piedi, perché fra noi quello che è il più alto deve essere al servizio degli altri. E questo è un simbolo, è un segno, no? Lavare i piedi è: “io sono al tuo servizio”. E anche noi, fra noi, non è che dobbiamo lavare i piedi tutti i giorni l’uno all’altro, ma che cosa significa questo? Che dobbiamo aiutarci, l’un l’altro. A volte mi sono arrabbiato con uno, con un’altra … ma… lascia perdere, lascia perdere, e se ti chiede un favore, fatelo. Aiutarci l’un l’altro: questo Gesù ci insegna e questo è quello che io faccio, e lo faccio di cuore, perché è mio dovere. Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo questo e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi, aiutateci: aiutateci sempre. L’un l’altro. E così, aiutandoci, ci faremo del bene. Adesso faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e pensiamo, ciascuno di noi pensi: “Io davvero sono disposta, sono disposto a servire, ad aiutare l’altro?”. Pensiamo questo, soltanto. E pensiamo che questo segno è una carezza di Gesù, che fa Gesù, perché Gesù è venuto proprio per questo: per servire, per aiutarci.
RINGRAZIAMENTI DOPO IL SALUTO DEL MINISTRO SEVERINO:
Ringrazio la Signora Ministro delle parole, ringrazio le autorità per l’accoglienza e ringrazio voi, ragazzi e ragazze, per l’accoglienza di oggi: sono felice di stare con voi. Avanti, eh? E non lasciatevi rubare la speranza, non lasciatevi rubare la speranza! Capito? Sempre con la speranza, avanti! Grazie.
DOMANDA DI UN RAGAZZO:
Grazie Padre che sei venuto oggi. Ma io voglio sapere una cosa: perché sei venuto oggi qua a Casal del Marmo? Basta, solo quello.
RISPOSTA DEL PAPA:
E’ un sentimento che è venuto dal cuore; ho sentito quello. Dove sono quelli che forse mi aiuteranno di più ad essere umile, ad essere servitore come deve essere un vescovo. Ed io ho pensato, io ho domandato: “Dove sono quelli a cui piacerebbe una visita?” E mi hanno detto “Casal del Marmo, forse”. E quando me l’hanno detto, sono venuto qui. Ma dal cuore è venuto quello, soltanto. Le cose del cuore non hanno spiegazione, vengono solo. Grazie, eh!
SALUTI FINALI
Adesso mi congedo. Grazie tante della vostra accoglienza. Pregate per me e non lasciatevi rubare la speranza. Sempre avanti! Grazie tante!
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