Papa Francesco continua nella sua opera di personalissimo rinnovamento della Chiesa Cattolica. Fin dai primi passi del pontificato, dalla stessa scelta del nome, il primo Papa argentino della storia ha voluto dare segni forti di semplicità, umiltà e sostanziale cambiamento.
Stamattina Papa Francesco ha celebrato la sua prima messa dopo l’elezione al Sacro Soglio e ha scelto, non certo casualmente, di celebrarla in una piccola parrocchia, la Chiesa di sant’Anna. Durante le celebrazione ha presentato alla folla dei fedeli un prete che si occupa dei ragazzi di strada ed ha chiesto ai bambini di pregare per lui. Papa Francesco ha indossato paramenti sacri in tutto uguali a quelli dei sacerdoti che hanno concelebrato la funzione religiosa.
Tra i parrocchiani di Sant’Anna vi sono anche i familiari di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa in Vaticano oltre trent’anni fa ed il cui destino è avvolto tuttora nel più fitto mistero. Il fratello Pietro, seduto in prima fila, ha scambiato alcune parole con il Papa al termine della celebrazione. Papa Francesco ha ascoltato in silenzio le parole che il fratello di Emanuela Orlandi ha detto. Un altro episodio di indubbio valore e suggestione nell’incipit del nuovo Pontificato.
Papa Francesco: prima messa nella Chiesa di Sant’Anna
Perdono e misericordia sono stati i temi trattati da Papa Francesco durante la sua omelia: “Anche a noi piace bastonare e condannare gli altri. Il messaggio di Gesù è la misericordia. E’ il messaggio più forte del Signore. Lui stesso l’ha detto: non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori. Non è facile affidarsi alla misericordia di Dio, ma dobbiamo farlo. Il Signore non si stanca mai di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. Chiediamo questa grazia”.
Ulteriore gesto irrituale e significativo è stato il saluto del Papa. Al termine della Messa Papa Francesco ha voluto infatti salutare tutti i parrocchiani, uno ad uno, all’uscita dalla Chiesa.
Cresce l’attesa per il primo Angelus, che Papa Francesco reciterà tra poco.
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