È successo in Pakistan: Abu Zaid al-Kuwaiti, uno dei leader del movimento terroristico internazionale di al-Qaeda, è stato ucciso grazie all’attacco condotto da un drone americano nel Pakistan occidentale all’inizio della settimana.
La notizia è stata resa nota oggi dai funzionari dell’intelligence pakistana, che hanno spiegato che un drone USA ha lanciato due missili contro la sede nel nord Waziristan, territorio tribale al confine con l’Afghanistan, dove erano riuniti alcuni militanti, uccidendo 10 persone, tra cui al-Kuwaiti. La conferma della morte di al-Kuwaiti, 46enne originario del Kuwait, è arrivata anche da un sito islamista sul web.
Abu Zaid al-Kuwaiti era il più accreditato tra i possibili successori di al-Zawahiri alla guida di al-Qaeda.
Si tratta sicuramente di una successo importante quello aggiunto oggi dagli Stati Uniti che portano avanti in maniera sempre più convinta la loro lotta contro il terrorismo: ciò nonostante, purtroppo, l’eliminazione di un solo uomo non basta a fermare un’organizzazione internazionale radicata come al-Qaeda. La lotta al terrorismo non è certo un’impresa facile da compiere, soprattutto dal momento che non ha un nemico ben identificato, non ha un unico scenario di battaglia e non ha una durata precisa.
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