Le chiedono di pagare 700 euro per pulire il sangue di suo figlio dalla strada, figlio che aveva perso tre anni fa in un incidente in motorino a quindici anni, è la beffa della giustizia che ha come vittima Alessandra Mezzetti, la madre del ragazzo.
Tre anni fa a Roma un ragazzo fece un incidente in motorino, come può capitare, ma la cosa che colpisce di più è che il ragazzo sbatté la testa contro un palo che non era legale e gli provocò la morte.
Il palo non c’è più, lo hanno rimosso dopo l’incidente per il quale sono indagati alcuni vigili e un funzionario municipale.
Oltre il danno, la beffa. Adesso la madre Alessandra aspettava il risarcimento che le doveva arrivare da parte delle autorità competenti, ma si è vista recapitare una lettera da parte dell’AMA (l’autorità addetta alla pulizia) in cui chiedevano espressamente di pagare 700 euro per la pulizia dalla strada del sangue di suo figlio.
La donna ha atteso tre anni prima di denunciare pubblicamente l’increscioso fatto accadutole dichiarando che le bollette per la pulizia pubblica sono troppo care e dovrebbero coprire questi costi e dice che non lo ha fatto sapere prima perché il dolore era troppo forte a causa della perdita del figlio.
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