Il noto atleta Oscar Pistorius è al verde. Fra spese legali, sponsor inesistenti e una recente multa da parte del fisco sudafricano l’ex campione di atletica sta spendendo tutta la sua fortuna.
Oscar Pistorius in tribunaleDalla notte del 14 febbraio, quando Pistorius sparò e uccise la sua fidanzata Reeva Steenkamp, l’atleta non si è più risollevato e ora la sua situazione sta iniziando seriamente a peggiorare. Dopo la pesante accusa di omicidio volontario della fidanzata, Pistorius ha perso ogni contratto con gli sponsor (Nike, Thierry Mugler, Oakley e British Telecom lo hanno mollato all’istante non appena è stato incriminato) perdendo così milioni di euro. Prima del 14 febbraio, giorno dell’omicidio, Pistorius poteva infatti contare su entrate pari a quasi 500.000 euro l’anno. Ora però è sparito da qualsiasi competizione internazionale, non ha più sponsor, e le spese processuali stanno consumando quel poco che rimane del suo patrimonio.
Sono infatti proprio i legali di Pistorius la spesa maggiore; quella che sta accelerando il suo avvicinamento alla bancarotta. Gli avvocati che lo difenderanno il 4 giugno, quando il processo in cui è incriminato riprenderà, sono tra i più ricercati sul mercato e, quindi, sono estremamente costosi. Stando alle indiscrezioni della stampa pare che un solo avvocato della squadra che difenderà Pistorius, costi all’atleta più di 4.000 euro al giorno. Cifre da capogiro.
Ma per Pistorius i guai non sono ancora finiti. E’ notizia di oggi l’arrivo di una multa da parte del fisco sudafricano per alcune gravi omissioni sulla dichiarazione dei redditi fatta dall’atleta. In febbraio, per ottenere la libertà su cauzione, Pistorius avrebbe dichiarato in aula le proprie entrate (che quella volta grazie agli sponsor ammontavano a 5,6 milioni di rand sudafricani all’anno, circa 500.000 euro).[ad#marinog]E proprio partendo da questa spontanea dichiarazione dei redditi, un’indagine del fisco sudafricano avrebbe scoperto tasse non pagate da Pistorius, condannandolo così al pagamento di una multa di quasi un milione di rand sudafricani (circa 85.000 euro). Multa che l’atleta avrebbe già provveduto a pagare, smagrendo ancora di più il proprio conto in banca.
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