Ora legale, effetto “Mini Jet lag”. Consigli su come abituare il nostro corpo
Stanotte entrerà in vigore alle 2 della notte, l’ora legale. Quindi le lancette degli orologi andranno spostati avanti di un’ora (le 2 di notte, diventeranno le 3 di notte).
Tutto questo porterà nei nostri fisici, ed anche sulla nostra psiche, dei cambiamenti momentanei di adattamento. Si potranno verificare quindi dei disturbi di ordine caratteriale (nulla di preoccupante, solo si potrà essere più irascibili, per esempio).
Sarà comunque più esposto chi va a letto a notte alta. Da 2-3 giorni a una settimana per riadattarsi. Il medico consiglia:
“Alzare le tapparelle e farsi inondare dalla luce al mattino abitua l’organismo e inibisce la melatonina, meccanismo che ci permette di riattivarci più velocemente”.
Tutto questo per ristabilire la melatonina nel nostro corpo ciò vuol dire che,in termini pratici, dormiremo un’ora in più ma che, facendo buio prima, il nostro corpo almeno all’inizio risentirà delle minori ore di luce e, per adattarsi, potrebbe portarci ad una modifica radicale dei ritmi sonno-veglia.
Gli esperti parlano di Seasonal Affective Disorder, una sorta di depressione autunnale legata strettamente all’alterazione dei ritmi legati alla quantità di luce assorbita e percepita che provoca astenia, affaticamento e svogliatezza.
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Per aiutare il corpo a rispondere correttamente al passaggio da ora legale a ora solare si possono assumere integratori e melatonina che consentono al fisico di adattarsi alle nuove condizioni senza subire stress e soprattutto assumere comportamenti che assecondino la natura e il passaggio senza forzare i ritmi.
Quindi, almeno per i primi giorni, fare attenzione alla dieta che aiuta nei casi di insonnia dovuta al cambiamento di orario e che dunque deve prevedere l’eliminazione di caffeina e bevande stimolanti e rispettare degli orari per andare a letto e svegliarsi così da abituare il corpo.
Primo, dunque, “la deprivazione del sonno” può alterare il processo di risposta infiammatoria del corpo e contribuire ad un attacco cardiaco, il che rischia di essere particolarmente rischioso, e si capisce, per le persone abituate a vivere di notte (“night owls”, in inglese). “Secondo, il salto in avanti fa saltare il ritmo circadiano del corpo, riducendo la sua abilità di gestire lo stress e gli shock”.
Quindi attenzione all’effetto “Mini Jet lag” e, come avete visto, non è nulla di preoccupante e richiede, come tutti i cambiamenti di fuso orario, un po’ di sano adattamento
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