Gli interventi di tipo neurologico sono sempre più frequenti, ma un’operazione al cervello di un camoscio è una novità assoluta: quella effettuata sul camoscio Derek (esemplare maschio di circa 7-8 mesi) è stata infatti la prima realizzata in tutto il mondo e gli ha permesso di uscire dallo stato di coma!
Il camoscio era stato trovato da un cacciatore il 3 dicembre a Beaume, vicino al Oulx, in condizioni molto gravi, per cui è stato subito soccorso. Può sembrare strano che sia stato proprio chi gli animali di solito li uccide a salvare il povero camoscio, ed invece è proprio quello che è successo, esattamente come vuole la vera etica della caccia: il cacciatore ha chiamato subito gli agenti faunistici (Guardie Venatorie del Comprensorio Alpino Alta Valle di Susa Torino 2 e gli agenti faunistico ambientali del Servizio di Tutela della Fauna e della Flora della provincia di Torino) che hanno trasportato l’animale al campus di veterinaria a Grugliasco dove è stato prima visitato, sottoposto ad una risonanza magnetica, e poi operato al cervello presso l’ospedale veterinario San Michele di Lodi dal noto neurochirurgo veterinario Offer Zeira, poiché rischiava di morire per colpa di un ascesso di dimensioni spaventose rispetto a quelle della sua testa che aveva fatto uscire il cervelletto dalla sua posizione abituale.
Giuseppe Quaranta, professore presso la facoltà di medicina veterinaria di Torino ha rilasciato una dichiarazione commentando la straordinarietà dell’intervento: “è la prima volta la mondo che su un camoscio viene eseguita un’operazione al cervello. Per questo proporremo una pubblicazione alla prestigiosa rivista Journal of Wild Animal”.
L’operazione è andata a buon fine ed il camoscio è uscito dal coma. Per ora è ancora sotto osservazione ma si sta riprendendo molto bene e tra poco sarà pronto a tornare in libertà.
Non sappiamo ancora se la malattia del camoscio Derek fosse genetica e, dunque, altri camosci della sua “famiglia” potrebbero o potranno esserne affetti, ma in ogni caso questa operazione al cervello ha rappresentato uno strepitoso passo avanti per la scienza e per la medicina veterinaria, salvando la vita di un animale ed offrendo nuove informazioni utili all’etologia internazionale nello studio di questa specie.
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