Omofobia. Su Twitter 1 utente su 3 è omofobo. Questo il risultato di una ricerca condotta da Voices From the Blogs. Non accennano a placarsi le discussioni a tematica gay e il dibattito si sposta in rete.
Coppia omosessualeIn queste ultime settimane il tema dell’omosessualità è stato affrontato spesso. Il 17 maggio si è festeggiata la Giornata Mondiale contro l’omofobia; la Francia ha approvato i matrimoni gay, scatenando reazioni durissime da parte dell’elettorato di destra che hanno raggiunto il culmine col suicidio dello storico Dominique Venner, che quattro giorni fa si è sparato nella Chiesa di Notre-Dame; ed è appena di ieri la lettera che il Presidente della Camera Laura Boldrini ha indirizzato a Davide, giovane 17enne gay che scrivendo a Repubblica ha supplicato maggiore tutela per gli omosessuali da parte dello Stato. Tutti questi eventi sono stati seguiti da forti dibattiti sulla rete, perché la questione “gay” è, tutt’ora, un tema molto caldo.
Ma quanta omofobia è possibile trovare online? A questa domanda hanno cercato di rispondere i ricercatori di Voices From the Blogs, un gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Milano che ha preso in analisi oltre 72.000 post su Twitter che affrontavano tutti il tema dell’omosessualità e dei diritti ai gay.
Tweet colmi di epiteti sgradevoli; commenti dal sapore buonista che nascondevano però una buona dose di omofobia “io non sono razzista, però…“, “non ho niente contro i gay, purché lo siano a casa loro“, “io ho molti amici gay, ma…” Su Tweet i ricercatori hanno trovato ciò che si erano aspettati, e forse di più: molti sono stati infatti i commenti contenenti minacce nei confronti degli omosessuali. Ma
veniamo alle percentuali: i tweet non-omofobi rimangono la maggioranza (70,6%) mentre quelli omofobi si fermano al 29,4%. Praticamente su Twitter è omofobo 1 utente su 3.[ad#marinog]Il gruppo di ricerca è sceso ancora più nel dettaglio, stilando una classifica delle ragioni per cui su Twitter molti ritengono sia giusto dare contro ai gay. Tra i commenti omofobi, il 44,5% ritiene che l’omosessualità sia un pericolo per la distinzione dei sessi (credenza che si basa su un concetto di stampo “machista”, secondo cui gli omosessuali sarebbero meno virili). Il 25,4% invece ne fa una questione religiosa e ritiene l’omosessualità un peccato contro la morale. E infine, percentuali più ridotte la ritengono un danno per la natalità (5,9%) e persino una malattia che deve essere curata (3,5%)
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