Salvatore Ferrara, un imprenditore edile 54enne di origine siciliana è stato trovato morto dai carabinieri. L’uomo si trovava nella sua macchina, nella periferia di Bologna, a Borgo Panigale, ed è morto grazie ad un colpo di pistola alla testa: l’arma è una pistola calibro 7,65, la stessa usata per un omicidio poco prima.
Le indagini hanno dunque portato a dire che l’uomo trovato morto si sarebbe suicidato e sarebbe il presunto autore dell’omicidio dell’imbianchino 34enne, Stefano Cagna, avvenuto poco prima davanti ad un bar nel quartiere di San Donato, dalla parte opposta della città di Bologna.
Il movente che ha portato l’imprenditore ad uccidere l’imbianchino non è ancora stato definito, ma pare si tratti di qualche questione economica legata al lavoro. L’imprenditore era incensurato, mentre l’imbianchino aveva qualche precedente per reati contro il patrimonio.
Questa dovrebbe essere stata la dinamica dei fatti: i due hanno avuto un diverbio su questioni di lavoro, l’imprenditore, probabilmente per ragioni di soldi, ha aspettato che la vittima scendesse dalla macchina (una golf rossa) davanti al bar (bar Texas, all’angolo tra via Beroaldo e via Calindri). A questo punto il killer ha sparato 4 colpi di pistola, poi ha accennato ad andarsene, ma è tornato sui propri passi per sparare un ultimo colpo prima di fuggire. Per non essere trovato, è scappato dalla parte opposta della città, poi ma preso dal senso di colpa o dalla volontà di non finire in carcere, ha preferito togliersi la vita,sparandosi un colpo alla testa nella sua macchina.
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