Nuovo test nucleare della Corea del Nord. Alle 11.57 locali, le 2.57 in Italia, il paese coreano ha dato il via ad un nuovo esperimento nucleare sotterraneo.
La notizia che la Corea del Nord avrebbe fatto un nuovo test nucleare era stata comunicata ieri mattina ai diplomatici di Stati Uniti e Cina, stando ad una nota rilasciata dall’agenzia sudcoreana Yonhap. La Cina, una volta venuta a conoscenza delle intenzioni di Pyongyang ha chiesto fermamente di non procedere con il test, a rischio di interrompere i rapporti tra le due nazioni.
Il test è stato eseguito in un campo precedentemente utilizzato per altri esperimenti dello stesso genere, alla profondità di circa un chilometro e, secondo l’agenzia stampa nordcoreana Kcna, è riuscito perfettamente. Si è trattato del terzo test atomico del paese comunista, dopo quelli del 2006 e del 2009 ed il primo dopo la morte dello storico leader Kim Yong-il.
La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo e sono fioccate le dichiarazioni di sgomento e condanna per questa nuova violazione delle ingiunzioni ONU a scapido di Pyongyang. Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna hanno duramente condannato il test ai quali si è aggiungo il nostro ministro degli esteri Giulio Terzi che ha espresso una ferma condanna.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, si è aggiunto al coro di critiche sottolineando la palese violazione delle ingiunzioni ad opera di Pyongyang.
Il mondo si è accordo dell’esplosione sotterranea grazie ai sismografi che hanno rilevato un sisma del 4,9° della scala Richter nella Corea del Nord e, dalla sede di Vienna dell’Organizzazione del trattato per la proibizione dei test nucleari, gli esperti hanno dichiarato che era chiaro fin da subito che non si trattasse di un sisma ma di una forte esplosione, grazie alle onde con “caratteristiche chiare da esplosione”.
Secondo il Ministero della Difesa della Corea del Sud, l’esplosione è stata provocata da un ordigno con potenza inferiore ai 10 kilotoni, tra i sei o i sette, dichiara, comunque meno potente della bomba sganciata su Nagasaki nel 1945. La Corea del Nord nel comunicato post test afferma, infatti, di aver fatto esplodere un “piccolo dispositivo con grande potenza esplosiva”.
Le velleità militaristiche della Corea del Nord, però, non si fermano tanto che per bocca di un portavoce del governo, era stata dichiarata l’intenzione di continuare con “un’azione ad alta intensità a tutto campo”, allo scopo di garantire la sicurezza del paese, anche tramite l’impiego di razzi a lunga gittata, che stanno preoccupando sempre più il vicino Giappone e tutta la comunità internazionale.
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