Si rischia la Guerra in Ucraina. La Russia invade i confini ucraini con 2000 paracadutisti.A dirlo sono fonti ufficiali del governo Ucraino. La situazione è sempre più tesa.
Aria di Guerra in Crimea
In Crimea la situazione è sempre più tesa. E per essere precisi tutta in tutta la zona ucraina stanno soffiando venti di guerra. Pochi giorni fa il nuovo governo ucraino ha chiesto l’estradizione del ex-presidente, infatti dopo la rivoluzione civile il nuovo governo di Kiev ha intenzione di far processare il deposto presidente dal tribunale internazionale dell’Aia come criminale di guerra. Stamane un gruppo di terroristi filo-russo ha deciso di occupare il parlamento della Crimea. Il neo primo ministro Turchynov dichiara: “Esercito userà ogni mezzo”. Il governo russo dopo aver offerto protezione al deposto presidente Yanukovich ha minacciato l’esercito ucraino, offrendo protezione ai sui compatrioti. A metà mattinata i soldati di frontiera lamentano l’intervento del’esercito russo. Gli Stati Uniti e l’Ue hanno consigliato alla Russia di astenersi da qualsiasi azione che possa portare a un’escalation della tensione o a equivoci. Ma è di poche ore fa la conferma ufficiale che vicino alla capitale della Crimea, Sinferopoli, sono atterrati 13 aerei militari russi Il-76 ognuno con a bordo 150 paracadutisti per un totale di 2.000 soldati. Lo denuncia il rappresentante permanente del presidente ucraino in Crimea, Serghiei Kunitsin, citato dall’agenzia Unian.
La situazione
Se la situazione non si attenua si rischia lo scoppio di una guerra fra stati. Infatti il popolo ucraino non vuole che il governo centrale adotti una politica filo-russa, preferendo una visione più europeista. Dopo la rivoluzione arancione la ex-presidentessa Timoshenko si candida alle presidenziali. Successivamente dopo una probabile influenza russa la presidentessa è stata arrestata con la falsa accusa di corruzione. Vengono indette nuove elezioni e per puro caso sale al potere il presidente filo-russo Yanukovich. In questi ultimi anni gli interessi fra Russia e ucraina sono cresciuti, anche perché le multinazionali russe pagano oltre 1 miliardo di euro di tasse per far passare il metano verso il continente europeo. Chiaramente il cambiamento delle carte in tavola ha portato la reazione della Russia, quindi prima la provocazione nei confronti di Kiev e successivamente l’intervento armato. Non e’ chiaro se, secondo gli attuali accordi con l’Ucraina, la Russia avesse il diritto di utilizzare la base o di inviare ulteriori truppe sul posto. In ogni caso questa situazione non fa altro che sfavorire il popolo ucraino che preferisce una politica europeista.
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