Arriva la sfida alle compagnie low cost: è la Norwegian Air Shuttle. La compagnia punterà soprattutto al mercato orientale, aprendo un hub in Asia
Si, viaggiare. Con quale compagnia aerea però? Fino ad ora le regine incontrastate dei cieli sono state due: Ryanair e Easyjet che, con le loro tariffe agevolate, hanno permesso all’intera Europa di muoversi con facilità tra le capitali più ambite: da Roma a Parigi, Berlino, Madrid, Londra o Lisbona: qualsiasi fosse la meta le due compagnie aree erano le prescelte. Ora però arriva la concorrenza direttamente dal Nord Europa, dalla Norvegia. Il suo nome è Norwegian Air Shuttle ed è proprietà di Bjorn Kjos, un avvocato-aviatore norvegese, che ha comprato ben 222 aerei e si appresta a muovere guerra “aerea” alle due compagnie low cost.
Norwegian Air Shuttle, giovane ma dalla lunga tradizione
Il fondatore della nuova compagnia low cost è un figlio d’arte: il padre ha infatti fondato una piccola compagnia aerea locale, la Norsk Skogbruksfly. Bjorn Kios nasce lavorativamente come pilota di aeronautica della Royal Norwegian Air Force, lavoro accantonato per seguire la facoltà di legge e divenire avvocato della Corte Suprema. A metà degli anni novanta però, l’uomo di legge si trasforma in uomo di affari e torna al suo primo amore, il volo, fondando proprio la Norwegian Air Shuttle che nel 2002 si trasforma in una compagnia low cost. Da qui nasce la sfida a Ryanair ed Easy Jet. Il fondatore pensa in grande, volendo coprire le tratte verso Asia ed America: “Quando abbiamo aperto le vendite dei voli da Oslo a New York, il nostro sito è collassato sotto il peso dei contatti”, dichiara Kjos a Business Week. L’obiettivo della Norvegia è offrire la Cina a poco costo: si prevede infatti di rendere operativo lo scalo di Bangkok , per poi aprire un hub proprio nelle terre orientali.
La sua sfida è ben ponderata: la Norwegian Air Shuttle sarà una compagnia con basi in Paesi economicamente convenienti e dotata di aerei efficienti e di ultima generazione, che riescano a risparmiare la quantità maggiore possibile di carburante: in questo modo anche con meno passeggeri si riusciranno a coprire i costi. Kjos mette in atto quindi un’economia di scala da attuare al sistema aereo, un principio che ha il sentore della sfida dato che le stesse compagnia aree orientali avevano provato a fare ciò, per poi dover rinunciare alla loro mission aziendale.
I numeri sono a favore di questa nuova impresa: le compagnia low cost hanno visto crescere i loro passeggeri del 12%. Nessuno rinuncia a viaggiare, ma tutti lo vogliono fare con il minor prezzo possibile e con il maggior risparmio auspicabile. Le due compagnia low cost per eccellenza dovranno quindi tirar fuori gli artigli se vogliono contendere il mercato con la Norwegian Air Shuttle. E forse stavolta i viaggiatori potranno davvero beneficiarne !
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