No Tav, Luca Abbà è gravissimo.”Mi appendo ai fili” | AUDIO
Luca Abbà, di 37 anni, uno dei leader storici del Movimento No Tav della Val Susa è in gravissime condizioni dopo essere caduto dal traliccio in Val Susa.
Le sue condizioni, si è saputo dal 118, sono gravissime per traumi da caduta e ustioni gravi da folgorazione. Abbà è in coma farmacologico al Cto di Torino e le sue condizioni sono gravissime. In serata probabilmente verrà trasferito in terapia intensiva.
Abbà era salito per protestare contro gli espropri per l’ampliamento del cantiere della Tav Torino-Lione a Chiomonte. Non si sa se ha perso l’equilibrio o è stato raggiunto da una scarica elettrica.
La Procura della Repubblica di Torino ha aperto un’inchiesta.
Sotto potete sentire l’ultima telefonata di Luca Abbà a “Radio Blackout” prima di cadere fulminato dall’alta tensione del traliccio sul quale era salito
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Alla radio: ‘Mi appendo ai fili’ (AUDIO)
Aggiornamento 27 Febbraio h.14,15
C’é tensione e rabbia tra i giovani No Tav che da questa mattina si sono radunati davanti all’entrata del Cto di Torino dove è ricoverato Luca Abbà, il leader No Tav caduto da un traliccio in Val Susa e ora ricoverato in gravissime condizioni in coma farmacologico.
Alcuni di loro hanno mandato via in maniera molto brusca i giornalisti accusandoli di essere corresponsabili di quello che sta accadendo in Val di Susa. Sul posto si sono recati anche due esponenti del Movimento 5 Stelle, il consigliere regionale Fabrizio Biolé e la consigliera di Circoscrizione 1 di Torino, Viviana Ferrero:
“Conosco molto bene Luca, è un ragazzo molto determinato, non violento, convinto di voler fare tutto il possibile per difendere il suo territorio, una cosa che dovrebbero fare tutti gli italiani. Speriamo che le sue condizioni migliorino”.
“Questa è una situazione limite, ma al di là del fatto singolo, dobbiamo rilevare che in Val di Susa si sta raggiungendo una situazione molto delicata per la valle ma per l’Italia intera. Nonostante i ricorsi vari, il team di eccellenti avvocati che sta lavorando per il movimento, e tante manifestazioni pacifiche come quella di sabato dei 70 mila, si procede solo con disposizioni prefettizie. Noi vorremmo solo che venisse rispettata la legalità; questo secondo sgombro in atto è illegale e inopportuno, se non c’é un progetto definito, non ci può essere un cantiere”.
(Via/ANSA)
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