Erano migliaia le persone a credere alla profezia Maya, alcune addirittura al punto di sviluppare una sorta di isteria. La realtà, però, ci ha mostrato che il mondo non è finito il 21 dicembre e non si è verificata alcuna apocalisse. Alcuni tra i più scaramantici, però, volendo celebrare la fine del Mondo nel posto dove è nata la stessa profezia, hanno danneggiato alcuni templi Maya, a Tikal, il più grande sito archeologico con resti della civiltà Maya, che si trova a 550 Km dalla città di Guatemala ed è stato classificato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
I turisti, infatti, nonostante i divieti, si trovavano lì per “celebrare la fine del mondo” direttamente in casa Maya e, poiché erano numerosi, più di 7000, stando alle stime fatte da Pedro Duchez, direttore dell’Istituto guatemalteco del turismo, si sono arrampicati sui vari templi, rovinandoli. Il danno principale è stato subito dal “Tempio numero 2”, chiamato anche “Tempio delle maschere”, una delle numerose strutture a piramide tronca presenti in quel sito archeologico. Il Tempio numero 2 ha un’altezza di circa 38 metri e sorge sulla piazza centrale di Tikal. Osvaldo Gomez, uno dei tecnici che lavorano nell’area di Tikal, ha raccontato come i turisti noncuranti dell’importanza storica del sito, ma infervorati dall’attesa/paura/euforia per la profezia che prevedeva la fine del mondo, si sono lasciati trasportare comportandosi incivilmente e provocando danni irreparabili ai monumenti. Il tecnico ha inoltre aggiunto: “i danni non potranno essere riparati, la struttura non si può sostituire. Chiediamo che i turisti non salgano sopra”. Questo, almeno, è quanto è stato riportato dal sito di notizie prensalibre.com
I danni causati alla pietra calcarea dei templi non sono ancora stati del tutto quantificati ed ora numerosi studiosi sono sul posto a compiere ricerche per stimarli e capire la gravità dei danni subìti dalle strutture per colpa di qualche fanatico.
Dunque, nonostante nessuna sciagura sia avvenuta per colpa della fine del mondo, i danni si sono verificati lo stesso, causati dai turisti: paradossalmente, dunque, non è stata la profezia Maya ad aver causato danni, ma sono state le persone a causare danni alle proprietà Maya!
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