Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica in carica, ha accettato la candidatura offertagli da Pd, Pdl e Lega per il sesto scrutinio di votazioni a Montecitorio per il nuovo Presidente della Repubblica.
Napolitano ha accettato la candidatura
Più volte è stato invitato al bis del suo mandato, ma aveva sempre rifiutato. Quest’oggi, dopo un pressing ossessivo di Pd, Pdl e Lega con un atto di responsabilità ha deciso di accettare e se allo scrutinio delle 15.00 otterrà la maggioranza, il suo mandato sarà rinnovato, secondo alcune indiscrezioni non di 7 anni come detta la costituzione.
Non è ancora successo che un Presidente della Repubblica accettasse il rinnovo del mandato, è stato proposto in precedenza sia a Pertini che a Ciampi, ma entrambi per vari motivi non hanno accettato.
Napolitano ha accettato la richiesta dei partiti dichiarando: “Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta” e ha continuato: “Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità“.
La volontà dei parlamentari è quella di convergere su Napolitano, ma il popolo la pensa diversamente, o almeno per quanto riguarda ai manifestanti presenti in piazza Montecitorio che da ormani 3 giorni vogliono solo e solamente Stefano Rodotà come Presidente della Repubblica, c’è chi ha persino minacciato una rivoluzione in caso di mancata elezione di Rodotà.
Non è solo il popolo a pensarla diversamente, infatti anche Beppe Grillo con il Movimento 5 Stelle ha lo stesso candidato dopo le quirinarie svolte sul sito del movimento che hanno rappresentato la volontà del popolo italiano simboleggiando la democrazia.
Mario Monti la pensa diversamente, a Montecitorio ha dichiarato che secondo lui: “Anna Maria Cancellieri può diventare la candidata istituzionale per tutti” aggiungendo: “È il candidato che tutte le forze politiche dovrebbero considerare: è la nostra proposta a tutti, non è il nostro candidato”.
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