Napolitano parlerà dopo le 13, dimissioni o governo tecnico? DIRETTA

Rebus Governo: Giorgio Napolitano tra dimissioni e governo tecnico-istituzionale | DIRETTA STREAMING

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La sala stampa del Quirinale aprirà alle ore 13 di oggi. Con questo annuncio diramato pochi minuti fa sembra aprirsi uno spiraglio verso la soluzione dell’attuale crisi istituzionale. Le ipotesi in campo, salvo sorprese, restano due: un governo a guida istituzionale per una fase costituente, probabilmente di breve durata, oppure le clamorose dimissioni dello stesso Giorgio Napolitano, il cui mandato scade tra poche settimane, in modo da accelerare l’iter di scioglimento del Parlamento (che Napolitano non potrebbe sciogliere a fine mandato per esplicito divieto costituzionale) e affidare la “patata bollente” al suo successore.

Successore di Giorgio Napolitano che potrebbe essere, almeno secondo la proposta che avrebbe fatto ieri il leader PDL Silvio Berlusconi, lo stesso Giorgio Napolitano! La soluzione principale alla crisi dovrebbe infatti essere il cosiddetto “Governo del Presidente”, ovvero un esecutivo esplicita emanazione del presidente Napolitano. In caso di mancato rinnovo del mandato al Quirinale per Napolitano (va comunque detto che nella storia italiana non è mai successo che un Presidente della Repubblica venisse rieletto) il “Governo del Presidente” diventerebbe infatti in breve tempo un “Governo dell’ex Presidente”, generando una ulteriore situazione di imbarazzo istituzionale e politico.

Circolano tuttavia già dei nomi possibili sul prossimo possibile Premier. Oltre a quello del Ministro degli Interni uscente Anna Maria Cancellieri nelle ultime ore starebbe prendendo peso la candidatura del Presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Gallo, 76 anni. Resta ovviamente sempre in campo anche l’opzione di una “promozione” al Quirinale del presidente del Senato Pietro Grasso.

Tra pochi minuti dunque, a quanto pare, scopriremo a cosa hanno portato i “momenti di riflessione” richiesti dal Presidente Giorgio Napolitano dopo il “congelamento” dell’opzione Bersani e le consultazioni lampo di ieri.

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