Dal fondo si torna sempre a galla? Il Bonaparte stalla nel porto, e l’ex presidente in vacanza, in stallo…o?
Napoleléon Bonaparte, il ferry semiaffondato nel porto di Marsiglia, domenica 28 ottobre giace, mi pare proprio il caso di utilizzare questo termine, in attesa di essere raddrizzato. La falla è stata completamente riparata da martedì, ma per le successive operazioni ci sarà da attendere ancora.
Dopo una certa tregua meteorologica, da lunedì pomeriggio fino martedì, che ha permesso le prime azioni di riparazione, oggi l’arrivo di una nuova perturbazione ha bloccato di nuovo gli interventi sul Napoléon Bonaparte. Nuove raffiche di vento rendono difficile la fase successiva, quella del pompaggio dell’acqua incamerata, operazione molto delicata che richiede “un calcolo ben preciso perché il battello resti stabile ”.
Una volta che il Bonaparte sarà di nuovo “a galla”, i meccanici avranno solo poche ore per smontare e asciugare i motori prima che si creino altri problemi e se tutto va bene il ferry sarà tirato in secco in bacino per permettere di valutare l’ammontare dei lavori da eseguire.
L’obiettivo da parte della compagnia è di ripristinare il servizio del Napoléon Bonaparte a febbraio, aprile al più tardi.
Se il Napoleone Bonaparte accasciato nel porto di Marsiglia non gode di una forma smagliante, e non invoglia certo alla crociera, non tutti gli “ex imperatori” se la passano così male, anzi c’è chi, parole sue, è “in vacanza da 5 mesi” e ne è ben felice.
“Sono cinque mesi che non lavoro, non ho mai avuto vacanze così lunghe in tutta la mia vita e il peggio è che sono felice di questa situazione”
Parlo dell’ex capo di stato francese, quello con la “N”coronata d’alloro come l’ex generale Corso diventato imperatore di Francia e re d’Italia, che così si esprimeva a New York, dove si trovava per una conferenza privata davanti a banchieri sul tema della crisi europea, non più tardi di una ventina di giorni fa.
Affondato alle ultime elezioni presidenziali, certamente non a causa dei voti dei marsigliesi, che con un certo “equilibrio” dopo aver avvantaggiato lo sfidante al primo turno, al secondo avevano mantenuto la bilancia dei voti in quasi stabilità, senza parlare poi della regione PACA (Provenza Costa Azzurra) che aveva supportato l’ex presidente con quasi il 58% dei voti, si è poi, come precedentemente annunziato nell’ipotesi di una sconfitta, ritirato dalla scena politica.
Ritiro definitivo?
Sembrerebbe; ma quanti dubbi ancora planano sulla sua posizione a leggere in un articolo apparso su Le Point.
Torna a fare l’avvocato ma a quanto pare da consigli a François Fillon, suo ex primo ministro in campagna per la presidenza dell’UMP , posizione che si disputa con Jean-François Copé (segretario generale del partito).
Non va dimenticato che in questo novembre presidenziale, focalizzato sull’elezione del Presidente degli Stati Uniti, notizia sicuramente e senza dubbio alcuno, di maggiore rilevanza e di tutt’altro impatto politico, il 19 novembre si terranno anche le elezioni per la presidenza del Partito di Unione Popolare (partito dell’ex presidente della Repubblica Francese).
Intanto il suo nome è tornato a brillare sulla targhetta dello studio legale, dove accanto al nome di Arnaud Claude, quello di Associés è stato rimpiazzato da Sarkozy.
Tornerà veramente a rivestire la toga?
Questa magari no, ma a fare l’avvocato d’affari???
Continuerà a fare il consulente politico?
Così come afferma il “Journal du dimanche”che ha rivelato che non solo Sarkozy ha dato consigli a Fillon prima del dibattito con Copé ma che inoltre alla fine dell’incontro ha giudicato Fillon il migliore.
Affermazione peraltro smentita dal responsabile della COM dell’ex-presidente, eppure credibile tanto che il Journal du dimance ha ben mantenuto le sue asserzioni.
A traverso la voce di Madame Sarkozy, e secondo la sua opinione personale, nella recente intervista rilasciata dalla ex première dame al settimanale ELLE, il ritorno in politica del Nicolas omnipresente sembra improbabile.
Ma pura realtà o tutta COM?
COM dietro a una strategia ben precisa che vuol mantenere l’attenzione viva e ben nitida in un universo tutto flou, in cui tutto è possibile.
Dove la R di Rex può funzionare sia come R di ritiro che R di ritorno e in ogni caso R di ricordatemi, a quanto pare dire il giornalista, che sostiene impossibile che dietro queste attitudini da “Vorrei, non vorrei…ma” si possa nascondere un’incertezza da parte dell’ex presidente, che ha sicuramente idee ben chiare.
Non sarebbe né il primo né l’ultimo nel mondo della politica a risorgere, riciclarsi, riproporsi e non ci sarebbe da stupirsi.
Ma come sempre non si può far altro che porsi certe domande, come fa appunto il giornalista di Le Point e poi, con pazienza attendere che il tempo ci dia delle spiegazioni.
E se l’ex presidente non prolungherà la sua vacanza magari con una mini crociera sul Bonaparte in primavera, non è detto che non si stia comunque preparando a un imbarco per riprendere il timone della nave di qui a cinque anni.
Tutto è possibile anche l’impossibile…ma come dico spesso la realtà supera sempre la fantasia!
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