Multa da 6,4 milioni di euro per il gestore di Italianshare, conosciuto in rete con lo pseudonimo di Tex Willer. Secondo quanto dichiarato dalla FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana, la sanzione è stata inflitta dalla magistratura di Salerno.
Nel 2001 la Guardia di Finanza scoprì Italianshare come “un vero e proprio supermercato della pirateria”. Il network si basava su 5 siti che indicizzavano materiale coperto da diritto d’autore, con dei numeri di tutto rispetto: 500 mila accessi mensili con 300 mila utenti iscritti ed un totale di quasi 32 mila opere condivise, nonostante fossero coperte dalle leggi sulla proprietà intellettuale.
Ma le attività del sito e del suo gestore Tex Willer non si limitavano all’indicizzazione dei contenuti bensì, tutte le informazioni raccolte dai dati personali dei propri utenti, sarebbero poi state vendute a società terze, facendo incassare al gestore una cifra attorno ai 40 mila euro, grazie all’invio di comunicazioni pubblicitarie agli stessi utenti.
La vicenda si complica ancor di più, nel 2012 quando le Fiamme Gialle, arrestano Tex Willer sotto ordine del GIP campano, identificandolo come “evasore totale” con 83 mila euro di IVA evasa a fronte di oltre 580 mila euro di guadagni incassati tra cui, anche, le donazioni a titolo volontario richieste agli utenti del sito, tramite circuito PayPal e PostePay. Secondo gli inquirenti P.G. avrebbe violato la legge sul diritto d’autore in un range compreso tra i 3,2 ed i 32 milioni di euro. Tex Willer, in una lettera inviata alla redazione di Punto Informatico, avrebbe respinto tutte le accuse giustificando l’operato del proprio network come un semplice aggregatore di informazioni, nè più nè meno, di ciò che fanno i principali motori di ricerca nel web.
Secondo la FIMI, la sanzione di 6,4 milioni di euro inflitta a Tex Willer: “si tratta della più elevata sanzione pecuniaria mai comminata per violazione delle leggi in materia di diritto d’autore in Italia“
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