Nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo del Monte dei Paschi di Siena il nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, su ordine della Procura di Siena, sta effettuando una perquisizione nella sede della Banca d’affari Nomura International di Milano.
Banca Nomura è entrata nell’inchiesta sul crack del Monte dei Paschi di Siena per la “ristrutturazione” del derivato Alexandria, effettuata nel luglio 2009. MPS ristrutturò Alexandria e nello stesso periodo insieme a Nomura acquistò BTP a lungo termine (operazione BTP 2034).
Per il filone dell’inchiesta legato ad Alexandria sono indagati l’ex presidente della Fondazione MPS Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex responsabile dell’area finanza Gianluca Baldassarri con l’accusa di ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, Banca d’Italia e Consob.
Pochi giorni fa, il primo marzo 2013, MPS ha presentato contro Nomura e Deutsche Bank una azione di responsabilità extra contrattuale per 700 milioni di euro. Nomura ha fatto immediatamente ricorso presso il Tribunale di Londra.
MPS: prosegue inchiesta su presunto patto PD-PDL
Continuano intanto anche le inchieste delle Procure di Siena e Firenze relative al documento, la cui autenticità è in corso di accertamento, in cui sarebbe stato messo nero su bianco un accordo politico tra Partito Democratico e Popolo della Libertà sulle nomine in MPS e su altre questioni senesi.
I PM fiorentini hanno ascoltato l’ex coordinatore provinciale di Siena di Forza Italia Fabrizio Felici, l’ex segretaria del Partito Democratico di Siena Elisa Meloni e l’ex componente della deputazione generale della Fondazione Mps Anita Bruni Francesconi. Nelle scorse settimane erano stati sentiti anche l’ex senatore Paolo Amato (PDL), il presidente del consiglio regionale della Toscana Alberto Monaci (PD) e il segretario toscano del PD Andrea Manciulli.
Il documento porta la data del 12 novembre 2008 e i nomi (ma non le firme) del coordinatore regionale del PDL Toscana, nonché ex numero uno del Credito Cooperativo Fiorentino Denis Verdini e del leader del PD di Siena Franco Ceccuzzi, eletto poi Sindaco di Siena nel 2011, ma costretto alle dimissioni a maggio 2012 proprio per dissidi all’interno della maggioranza di centrosinistra sulle nomine nel CDA del Monte dei Paschi di Siena.
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