Il MoVimento 5 Stelle muove i primi passi nel nuovo Parlamento e vuole subito dare un segnale fortissimo del proprio arrivo nelle massime istituzioni nazionali. Quale segnale più forte se non una presa di posizione sull’ormai ventennale caso Berlusconi?
Il capogruppo al Senato del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi è categorico. L’esponente bresciano della lista fondata da Beppe Grillo fa un doppio, fortissimo, annuncio:
1) il MoVimento 5 Stelle voterà la non eleggibilità di Silvio Berlusconi. Uno dei primi passi del nuovo Parlamento sarà infatti l’approvazione dell’elezione dei suoi componenti. M5S ha già annunciato che, coerentemente con la battaglia per il “Parlamento Pulito” che ha caratterizzato fin dagli inizi (V-Day dell’8 settembre 2007) il Movimento, che voterà contro la conferma dell’elezione dei parlamentari già condannati. Il caso di Silvio Berlusconi sarebbe ulteriormente pregiudiziale. Una legge del 1957 infatti lo renderebbe ineleggibile. Vedremo più avanti il perché.
2) Il MoVimento 5 Stelle, qualora pervenisse al Parlamento una richiesta di arresto nei confronti di Silvio Berlusconi voterà a favore.
Un doppio colpo che arriva unitamente alla richiesta rivolta a PD e PDL (ma ovviamente anche a Monti e a tutte le altre liste che hanno diritto a riceverli) di rifiutare, come ha già fatto il MoVimento 5 Stelle, i rimborsi elettorali.
Al PD spetterebbero infatti oltre 45 milioni di euro e al PDL circa 38 milioni. Il MoVimento 5 Stelle ha invece già rifiutato i “suoi” 42,7 milioni di euro, invitando gli altri, soprattutto il premier in pectore Pierluigi Bersani, di fare altrettanto. Beppe Grillo ha esplicitamente invitato il segretario del PD a firmare un testo di rinuncia analogo a quello firmato da Grillo stesso. L’hashtag #BersaniFirmaQui è stato a lungo trending topic su Twitter.
Tornando all’ineleggibilità di Berlusconi, la Legge cui fanno riferimento i 5 stelle è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, che impedisce l’eleggibilità in Parlamento ai titolari di concessioni pubbliche (come ad esempio le frequenze televisive). Alcuni giorni fa MicroMega ha lanciato ancora una volta, come avviene periodicamente dal 1994, l’invito ad attuare tale disposizione di legge. Stavolta il giornale di Paolo Flores D’Arcais, figura storica del movimentismo di sinistra, ha lanciato anche una petizione che ha raccolto in pochi giorni ben 160mila firme.
MoVimento 5 Stelle porterà in Parlamento la petizione di MicroMega contro l’eleggibilità di Berlusconi
L’annuncio di Vito Crimi e del MoVimento 5 Stelle, unitamente a quello sui rimborsi elettorali, costituisce una risposta fortissima alle avances di questi giorni da parte del PD. Gli otto punti di Bersani rischiano di essere già archiviati e superati.
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