È morto il 12 agosto Laszlo Csatary, nazista ungherese colpevole di crimini di guerra.
Morto per polmonite Laszlo Csatary
È morto di una polmonite, il 12 agosto a Budapest, Laszlo Csatary, il criminale ungherese nazista arrestato poco più di un anno fa dopo decenni di latitanza e a lungo ricercato.
La notizia della sua morte è stata resa nota, dal suo avvocato.
Laszlo Csatary era ricoverato in ospedale per disturbi intestinali ma, complice una polmonite, è qui deceduto, prima di arrivare al processo che doveva essere celebrato a partire del 26 novembre di quest’anno.
Si è così conclusa una lunga storia giuridica iniziata con la condanna a morte in contumacia promulgata nel lontano 1948 da un tribunale cecoslovacco.
Una nuova identità in Canada fa inizialmente perdere le sue tracce.
Apparizioni, fughe, disparizioni, infine l’arresto il 18 luglio 2012 in Ungheria. Da allora Laszlo Csatary si trovava agli arresti domiciliari in un alloggio di Budapest, città in cui aveva fatto ritorno, dopo la fuga dal Canada e dove ha vissuto indisturbato sino alla scorsa estate.
Incolpato per crimini contro l’umanità e in attesa del processo, la morte per polmonite gli ha evitato di dover comparire a rendere conto delle sue azioni, le sue colpe, quelle che da decenni pesano sulla sua testa: per aver organizzato la deportazione a Auschwitz di 15.700 ebrei nella primavera del 1944 ed essere responsabile di orribili crudeltà nei confronti degli ebrei del ghetto di Kosice.
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