Acqua e sapone per la vita politica francese . Mani pulite sbarca oltr’Alpe. Moralizzazione del mondo politico dopo il caso Cahuzac…
Moralizzazione
Moralisation…Moralizzazione è il refrain, il ritornello, leitmotiv che risuona nella douce France!
Dopo un week end bollente con nuovi presunti scoop e rivelazioni sui conti esteri di Jerome Cahuzac, (oltre al conto di 600mila euro che l’ex ministro ha ammesso infine di possedere, si parla di 15milioni di euro che l’ex ministro francese del bilancio avrebbe fatto circolare in Svizzera nel 2009) la classe politica francese è tutta in subbuglio e la parola d’ordine che da il là è “ moralizzazione “.
Week end di “ moralizzazione ” per il presidente Hollande!
Una sorta di pausa, sabato, nel “suo feudo” in Corrèze per una piccola cerimonia di medaglie e onorificenze, seguita poi da qualche ora in giro nella familiare cittadina di Tulle,dove il presidente Holande si sente a casa e a suo agio, per un incontro, semplice, informale, non sempre facile però, dato la situazione, con i propri elettori.
E poi di nuovo per il resto del week end al lavoro.
Pressato da ogni parte, spinto a prendere in mano la situazione con una iniziativa forte il presidente francese ha trascorso il resto del week end intento a lavorare su un progetto di moralizzazione del mondo politico.
Trasparenza, chiarezza, conti pubblicati e a vista, per i politici francesi.
I membri del governo dovranno pubblicare la loro situazione patrimoniale entro il prossimo lunedì 15 e per il 24 aprile è previsto un progetto di legge di moralizzazione che mira a riformare la vita politica francese.
Tra i ministri c’è chi non ha perso tempo in quella che sta diventando una corsa a sbandierare i propri conti, conti correnti e di risparmio, titoli, proprietà acquistate con fondi personali e con mutui, parco auto e mobilio….
Eva Joly ex candidata alla presidenziale e rappresentante dei Verdi aveva già da lungo tempo reso di dominio pubblico i suoi beni.
Un appartamentino di 55mq a Parigi su cui grava un bel mutuo, una proprietà sull’isola di Groix in Bretagna, nessun conto di risparmio e come mezzi di trasporto: una vecchia Renault Espace del 1990, due biciclette e un kajak che la deputata non omette di menzionare, perché oggetto di valore essendo realizzato in costosa fibra di carbonio. Chiudono la lista dei beni della magistrata franco-norvegese Joly, i mobili …rigorosamente Ikea.
Eva Joly non è la sola ad aver pubblicamente enumerato le sue proprietà, altri lo hanno fatto, stanno facendo o promesso di fare rapidamente e comunque tutti i membri del governo dovranno farlo entro il 15 aprile come richiesto dal presidente Hollande.
Un presidente che aveva a cuore il processo di moralizzazione fin dall’inizio del suo quinquennio. Il 14 luglio 2012, due mesi dopo il suo insediamento all’Eliseo, il presidente nell’intervista in diretta, nella ricorrenza della festa della Bastiglia, aveva infatti annunciato la creazione di una commissione per la moralizzazione ed il rinnovamento della vita politica e alla guida dell’organismo, aveva posto Lionel Jospin.
Il 9 novembre 2012 la commissione aveva reso i risultati del suo lavoro al presidente Hollande: cambiamenti nella vita dei politici dal presidente ai deputati. Dalla “inviolabilità del presidente” al “cumulo dei mandati”.
Josepin, in questa occasione, ora che il lavoro era stato concluso e che “passava la mano”al presidente sottolineava che François Hollande si era mostrato interessato, positivo e che aveva affermato:
che questo rapporto non sarebbe restato lettera morta…
Josepin continuava, aggiungendo che sperava aver il via libera e che le proposte presentate fossero considerate coraggiose e non temerarie, facendo riferimento a una frase del presidente che aveva qualificato il rapporto di “temerario”.
Che non ci sia stato il tempo di realizzare quanto la commissione abbia progettato, non è strano, né incomprensibile, le sue proposte erano previste trovar spazio e tempo di discussione, un momento o l’altro, nel 2013…
Sicuramente, non ostante la commissione per la moralizzazione, il soggetto non era dovuto sembrare così urgente come altri, che sono apparsi prioritari, urgenti, pressanti.
Un po’ di sano distanziamento non farebbe certo male per riuscire a individuare le vere priorità, tra cui, a quanto pare e a quanto la realtà dei fatti ha avuto modo di dimostrare, spicca e troneggia una moralizzazione del comportamento politico.
Mani pulite o Mains propres…di sapone ne serve ovunque!
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