Lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena giunge nel bel mezzo della campagna elettorale come una bomba. A farne le spese maggiori, come facilmente prevedibile, le forze politiche storicamente più vicine alla più antica banca del mondo, in particolare il Partito Democratico.
L’assemblea straordinaria di domani, con all’ordine del giorno l’emissione dei Monti Bond e magari qualche chiarimento in più sui contratti derivati denominati “Santorini” ed “Alexandria”, potrebbe essere un passaggio molto delicato anche in chiave elettorale. La presenza all’assemblea, già annunciata, di Michele Boldrin (Fermare il Declino) e soprattutto di Beppe Grillo preannuncia tempesta.
A svelare il clamoroso scandalo sarebbe stata, tra l’altro, la nuova dirigenza della Banca, guidata dal 18 marzo scorso, da quello stesso Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit e indicato un paio d’anni fa come il possibile “Papa straniero” del Partito Democratico. L’espressione venne coniata dall’ex segretario PD Walter Veltroni, che ipotizzò una guida esterna del partito in vista di elezioni che sembravano prossime (dopo lo strappo di Fini si avvicinava il fatidico 14 dicembre con la fiducia a Berlusconi che tuttavia, grazie a Razzi, Scilipoti e altri venne confermata).
La settimana elettorale “di passione” di Pierluigi Bersani tuttavia non si ferma qui. Le ultime dichiarazioni rilasciate infatti hanno avuto un clamoroso effetto boomerang.
Partiamo dalle spese militari: Bersani ha dichiarato che “bisogna limitare le spese sugli F-35”. Sono passati pochi minuti e al segretario è stato fatto notare da molteplici parti come quelle spese fossero state approvate proprio dal governo Monti che il PD, insieme a PdL e Udc, aveva sostenuto con tanta convinzione. Non solo, il Partito Democratico aveva anche votato contro un emendamento presentato dall’IDV che chiedeva di tagliare quella spesa.
Quella della spesa per l’acquisto dei caccia bombardieri F-35 è una lunga storia, che inizia nel 1996 quando il Governo Prodi, con il voto favorevole sia del centrosinistra che del centrodestra, decise di approvare tale spesa. L’impegno di spesa venne poi confermato, sempre con voto unanime, nel 1998 (governo D’Alema), nel 2002 (governo Berlusconi), nel 2007 (governo Prodi) e nel 2012 (governo Monti).
Poi pochi giorni fa si è pure scoperto che i caccia F-35 sono “allergici” ai fulmini, come afferma un rapporto del Pentagono…soldi letteralmente buttati?
Ultima battuta infelice del segretario quella rivolta al premier Monti, reo a suo dire di fare troppe critiche al suo partito: “Non accetto di farmi fare le pulci da chi non pronuncia nemmeno la parola ‘esodati‘, non pronuncia il nome del fenomeno che ha creato” ha sbottato Bersani.
Anche in questo caso tuttavia, occorre ricordare che i cosiddetti esodati, ovvero le persone che, a seguito del cambio delle normative, sono rimaste nel limbo: fuori dal mondo del lavoro, ma ancora troppo giovani per la pensione.
Gli esodati sono stati “creati” dalla Riforma Fornero del Lavoro. Quella riforma è stata votata da PdL, Udc e… Partito Democratico. Se dunque Monti ha creato gli esodati, Bersani –quanto meno- gli ha dato una mano.
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