Monte dei Paschi di Siena nella bufera. Anche oggi il titolo in Borsa ha segnato un pesantissimo -8,43% con quasi il 6% del capitale scambiato. Se non è un crollo poco ci manca.
Il crack del colosso bancario senese cade proprio nel cuore della campagna elettorale, a solo un mese da elezioni politiche dall’esito per nulla scontato. Inevitabile che la vicenda dunque abbia immediatamente dei risvolti polemici e alimenti accuse reciproche tra le varie parti in lotta.
Partiamo dai fatti però. I vertici di Monte Paschi avrebbero nascosto documenti importanti alla Banca d’Italia, in particolare su transazioni di “derivati” che avrebbero causato alla banca un “buco” di oltre 700 milioni di euro.
Lo scandalo ha già prodotto le clamorose dimissioni di Giuseppe Mussari, presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) ed ex responsabile tra il 2008 e il 2009 delle operazioni di finanza strutturata proprio per Mps. L’istituto sarà ora “costretto” ad acquistare 3,9 miliardi di euro in “Monti bond”.
Le indagini sono in corso. ”Le operazioni di Mps –scrive Bankitalia- sono ora all’attenzione sia della Vigilanza sia dell’autorità giudiziaria”. L’attuale dirigenza del Monte dei Paschi, con in testa il presidente della Fondazione Mps Alessandro Profumo (ex amministratore delegato di Unicredit) sembra intenzionata a rivalersi sui predecessori: “nella misura in cui ci saranno gli estremi per tutelare il valore patrimoniale della banca –ha affermato Profumo al TG1- certamente noi ci muoveremo. A oggi stiamo facendo tutte le analisi per capire chi ha fatto che cosa”.
Crack Monte dei Paschi, politica in subbuglio
Pierluigi Bersani respinge ogni accusa di un ruolo del PD nella vicenda: “Nessuna responsabilità, per l’amor di Dio. Il PD fa il PD e le banche fanno le banche”. Certo, dopo la scalata tentata da Unipol alla BNL (“Abbiamo una banca?” si domandava in una famosa intercettazione Piero Fassino) le insinuazioni a danno del PD non erano certamente evitabili.
Pierluigi Bersani con Giuseppe MussariDurissimo Antonio Ingroia che definisce “un vero scandalo” il “regalo” da 3,9 miliardi che il Governo Monti “ha fatto al Monte dei Paschi di Siena prelevandoli direttamente dalle tasche degli italiani”. A Ingroia, curiosamente, fa eco Maurizio Gasparri del PdL, secondo cui la cosa peggiore della vicenda è che “tutto ciò accada mentre il governo Monti accorda 3,9 miliardi al Mps, più dell’Imu pagata sulla prima casa dagli italiani”. Il leghista Maroni chiede a Monti e Bersani di riferire in Parlamento.
Di diverso avviso invece Oscar Giannino di Fermare il Declino che ricorda “a tutti coloro che avanzano polemiche strumentali sui 3,9 miliardi di bond del governo in favore dell’istituto di credito, che questi non sono un regalo bensì un prestito che deve essere restituito”.
Intanto domani pomeriggio a Siena è atteso Beppe Grillo per lo Tsunami Tour del MoVimento 5 Stelle. Vista l’altissima affluenza delle prime tappe del tour, che verosimilmente potrebbe ulteriormente aumentare a seguito di queste vicende, la location iniziale del comizio è stata spostata ai giardini de “La Lizza”. Grillo da Latina attacca: “Bersani dice che non ha responsabilità? Ma il Monte dei Paschi è il Pd…”.
Tsunami Tour del M5S, la piazza di Lecce lo scorso 20 gennaioIntanto venerdì si svolgerà un’assemblea straordinaria di Mps con all’ordine del giorno proprio l’emissione dei Monti Bond e la richiesta di spiegazioni sui contratti derivati “Santorini” ed “Alexandria”. All’assemblea parteciperà lo stesso Beppe Grillo. Non ci sarà invece, contrariamente a quanto annunciato in precedenza, Oscar Giannino, che verrà “sostituito” da Michele Boldin.
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