Modigliani, Soutine, Utrillo…la collezione Jonas Netter in mostra a Palazzo Reale a Milano da febbraio. Una expo da non perdere
ZborowskyDa febbraio fino a estate, Palazzo Reale a Milano apre le porte a Montparnasse e ai suoi pittori dei primi ‘900 : “Modigliani e gli artisti di Montparnasse” –La Collezione Jonas Netter- ( difficile precisare le date esatte perché discordanti secondo i vari siti e anche su quello ufficiale si può leggere solo un “da febbraio”)
Una mostra che si è potuta già ammirare alla Pinacotheque de Paris, Place della Madeleine, da aprile a settembre 2012 con il titolo Modigliani, Soutine et l’aventure de Montparnasse.
Un omaggio a questi meravigliosi pittori (che a Parigi non erano certo nati ma in cui avevano lasciato tracce, a dir poco, notevoli) ma anche e specialmente un riconoscimento a Jonas Netter, sensibile e riservato collezionista cui era appartenuta la raccolta delle opere esposte a Parigi e grazie al quale è stata possibile contemplare la loro bellezza.
Netter, uno dei primi a comprare le opere di Modigliani dal poeta e mercante d’arte Zborowsky, è tra i più importanti collezionisti del XX secolo.(Con Zborowsky finanziò questi pittori, in realtà sarà soprattutto Netter a pagare)
Vero talent-scout, rimane però sconosciuto al grande pubblico, eppure, senza di lui sarebbe stato forse difficile per Modigliani, Soutine e Utrillo farsi facilmente ammirare.
La mostra ha permesso la scoperta di un insieme di splendide opere, in gran parte di Modigliani, finora mai esposte, della intera collezione di Jonas Netter, così com’era composta all’epoca.
Opere di Modigliani, di Soutine insieme a quelle di Utrillo, Derain, Suzanne Valadon (la madre di Utrillo) e Vlaminck , che ricostituiscono la collezione dei lavori degli artisti di Montparnasse dei primi decenni del ‘900.
Si è così realizzato il desiderio dell’antico proprietario, quello cioè che questi splendidi quadri fossero ammirati da un vastissimo pubblico.
Desiderio ancor più reso concreto ora che l’esposizione, curata da Marc Restellini, direttore della Pinacotheque, giunge a Milano, offrendosi a occhi di nuovo pubblico o magari di chi già l’ha vista e desidera rivederla, per gustare di nuovo opere di rara bellezza.
Opere tra le quali spiccano una serie di ritratti di Amedeo Modigliani, tra cui quello del mercante Zborowsky, dal fine ovale e gli occhi vuoti, indefiniti e allo stesso tempo penetranti che continuano a seguirti da ogni direzione e traducono il silenzio attento del suo non sguardo o quello della fillette en bleu, di una forza e una delicatezza fuori del comune che lascia attoniti e a Parigi apriva lo spazio dedicato al pittore livornese su una parete bianca tutta a lei dedicata e chiaramente i ritratti di Jeanne Hebuterne, l’ultima compagna di Modi’, che gli sarà vicina fino alla fine e lo seguirà nella morte, suicidandosi due giorni dopo il suo decesso per una meningite tubercolare.
Come si può leggere sul sito di Palazzo Reale: Di Modigliani – protagonista della mostra – sono esposti dipinti famosi, tra cui Elvire au col blanc (Elvire à la collerette) (1917-18), Fillette en robe jaune (Portrait de jeune femme à la collerette) (1917), e Portrait de Zborowski (1916), accanto a oltre venti oli di Soutine – che creano una piccola “mostra dentro la mostra” – per illustrare la storia degli esordi di coloro che in quell’epoca rappresentarono la Scuola di Parigi.
Una mostra veramente spettacolare che si annuncia come l’expo-evento del 2013.
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