Un uomo 36enne è stato ucciso a Modena dopo che gli sono stati sparati addosso 30 colpi di pistola. È successo oggi intorno alle 14,30: dopo una lite avuta con la sorella 43enne nella casa di Stradello Ponte di Ferro in cui i due vivevano insieme, la donna gli ha sparato, probabilmente presa da un raptus dovuto alla rabbia, e ha poi chiamato la polizia al 113.
Pare che la pistola fosse detenuta regolarmente e che la donna avesse il porto d’armi. Questo non rende comunque meno grave il gesto da lei compiuto ed è stata, pertanto, condotta immediatamente in questura per essere interrogata. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire con precisione gli avvenimenti e per accertare la causa del gesto furioso che ha portato alla morte dell’uomo.
L’omicidio è stato compiuto con la stessa arma che la donna usava per il tiro a volo: ha consumato tutti i 15 colpi di un primo caricatore contro suo fratello, e ha poi ricaricato la pistola usando anche un secondo caricatore da 15 colpi contro l’uomo. La vittima si chiama Gabriele Guidi ed era un agricoltore modenese di 36 anni. La sorella, autrice dell’omicidio, si chiama Giordana ed è disoccupata. Nella cascina in cui vivevano ed in cui è avvenuto il delitto, erano presenti anche il padre ed un altro fratello.
Sul posto, chiamati dalla donna che ha subito confessato il crimine compiuto, è accorsa immediatamente una volante, seguita poi dalla Squadra Mobile di Modena.
Tante, troppe storie simili a questa sconvolgono ogni giorno il Paese: non resta che sperare che la società italiana, con il passare del tempo, della crisi economica e di questa triste fase politica, riesca a tornare a vivere un po’ più serenamente.
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