Missoni, nonostante le notizie diffuse dall’ANSA, il pilota dell’aereo aveva la licenza valida. Le motivazioni di una Ipotesi di sequestro
Missoni, Vittorio Missoni con gli altri 4 italiani è scomparso ormai da parecchi giorni, era il 4 Gennaio quando il piccolo velivolo sparì dai radar di Los Roquez ma, a distanza di parecchi giorni, le ricerche hanno individuato il punto dove l’aereo pare , essersi , forse, inabissato, oppure …
Le notizie si susseguono a volte in modo anche impreciso ma tutto questo è frutto di incomprensioni e informazioni poco chiare con il Venezuela. Una di queste, diffuse, pochi giorni fa dalla fonte ufficiale ANSA, sul fatto che il pilota del piccolo velivolo sul quale viaggiavano i 4 italiani non avesse “le carte in regola” è stata oggi smentita.
Oggi, ha smentito, in un suo articolo che vi riporto da fonti di informazione la smentita ed in più spiega il perché, il pilota volasse e quale fosse la sua licenza di volo:
“Il comandante dell’aereo scomparso il 4 gennaio scorso durante il trasferimento da Los Roques a Caracas, in Venezuela, con a bordo Vittorio Missoni, la moglie ed altri due italiani, aveva l’indoneita’ psicofisica al volo.
LE POLEMICHE – Lo hanno comunicato le autorita’ venezuelane a quelle italiane, correggendo quanto era stato comunicato il 15 gennaio scorso. La polemica è relativa a quanto accertato, secondo l’Ansa, dall’Agenzia Italiana per la Sicurezza al volo, che affermava nei giorni scorsi come questi non avesse appunto l’idoneita’ psicofisica al volo, scaduta il 30 novembre 2012. (fonte: Ansa)”
“VITTORIO MISSONI E IL PILOTA – Il comandante del velivolo, sempre secondo quanto accertato dall’Ansv, pur avendo superato i 65 anni di eta’, era ancora abilitato dalla normativa vigente in Venezuela all’esercizio della propria licenza Atpl (Airline Transport Pilot Licence) all’interno del solo spazio aereo nazionale, ma non avrebbe potuto pilotare l’aereo proprio perche’ gli era scaduta l’idoneita’ psicofisica. Inoltre, dagli accertamenti eseguiti, e’ emerso che la compagnia aerea ‘non era ancora titolare di regolare certificato di operatore aereo”.
Ritengo giusto citare direttamente le fonti anche per maggiore attendibilità soprattutto perché nutro anche dei dubbi sul fatto che i 6 a bordo di quel piccolo velivolo partito da Los Roquez siano in fondo all’Oceano a 2.000 metri sui fondali … E’ mai possibile che un piccolo velivolo nell’impatto con l’acqua non abbia disperso nel mare alcun pezzo che si sarebbe senza dubbio rotto nell’impatto con l’Oceano?
E, anche se fosse stato così e, poniamo il caso che l’aereo non avrebbe perso nessun suo pezzo ma si sarebbe subito inabissato in toto, a distanza di tutti questi giorni non sarebbe emerso proprio nulla?
Ma vediamo ora dove i sospetti che mi portano , e non solo a me, a pensare ad una ipotesi sequestro vanno realmente valutati da fonti ufficiali, anche telefoniche, in questo caso molto sospette visto che i telefoni, se l’aereo si fosse inabissato in mare, non avrebbero certo potuto funzionare, nemmeno per pochi momenti ma diversi nell’ordine di tempo:
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“Domenica 6 gennaio, alle 10.30 da Londra, un amico degli italiani che si trovavano a bordo dell’aereo sparito il 4 gennaio scorso sulla rotta Los Roques-Caracas, ha chiamato i telefonini di tutti e quattro. Quello di Elda Scalvenzi ha fatto registrare una decina di squilli a vuoto, poi e’ scattata la segreteria telefonica. Nessuno ha risposto. Sono stati vani, nei giorni successivi, i tentativi di riprendere la linea. E’ quanto si legge in un articolo pubblicato sul settimanale ‘Oggi’”.
“Quello di domenica 6 – osserva il settimanale – e’ il secondo segnale di vita telefonico nel nuovo mistero di Los Roques: alcune ore dopo la scomparsa dei quattro, infatti, Pietro, il figlio maggiore dell’industriale bresciano Guido Foresti, ha ricevuto nel cuore della notte di sabato 5 gennaio un sms dal cellulare del padre Guido: ‘Sono di nuovo contattabile. Chiama ora’. Aumenta quindi il sospetto – conclude – che l’aereo con Vittorio Missoni non sia caduto, ma sia stato dirottato’”.
Per approfondire altri dubbi che potrebbero convalidare l’ipotesi del sequestro CLICCATE A FIANCO: Missoni, sul volo scomparso spunta ipotesi: rapimento e dirottamento
Vero è che tutto è possibile ma , comunque ritengo, come appunto spera e crede possa essere una soluzione la famiglia Missoni alla quale mi unisco nella speranza che sia proprio così,, che l’ipotesi del rapimento, alla luce delle molte incongruenze del caso sia da approfondire ulteriormente da parte delle autorità Venezuelane.
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