Missoni, l’ipotesi di sequestro, forse voluto da dei narcotrafficanti, pare sempre più essere una pista possibile per i 4 italiani scomparsi
Angela Missoni, sorella di Vittorio Missoni spera vivamente che il rapimento del fratello e degli altri italiani sia l’ipotesi più auspicabile visto che, ormai è passata quasi una settimana e non si sono trovati ne i resti del velivolo, ne dei corpi in mare.
AGGIORNAMENTO 12 gennaio: l’Ambasciata italiana a Caracas ha annunciato gli sviluppi delle ricerche:
“Da una traccia di un radar militare venezuelano si riesce a identificare il punto in cui avrebbe improvvisamente perso quota l’aereo scomparso a Los Roques con quattro italiani a bordo, tra i quali Vittorio Missoni. I fondali arrivano fino a 2 mila metri di profondità, troppi per le strumentazioni momentaneamente disponibili”.
Occorre dire però che le autorità venezuelane cercano di non rendere troppo eclatante il caso della sparizione dei 6 componenti del piccolo aereo, partito da Los Roques e inspiegabilmente ridiretto ancora a Los Roques. Il motivo è più che semplicemente spiegabile.
Un motivo “sordo” ma reale motivato dalla paura di perdere del turismo nella zona. Difatti, già dopo la misteriosa scomparsa di un altro aereo nel 2008 sparito misteriosamente con otto passeggeri a bordo, tutti mai ritrovati, come pure il velivolo ad eccezione del pilota morto in condizioni misteriose, le autorità venezuelane , per quel caso, non avessero mai veramente insistito nelle ricerche visto che la notizia si stava diramando, per loro , in modo troppo evidente e pericoloso per via delle ripercussioni finanziarie turistiche che avrebbe avuto …
Ovviamente qui, in questo caso di quest’ultima sparizione di cui, ripeto, non è stata trovata la ben minima parte …. di nulla, trattandosi di Vittorio Missoni, cotitolare di un brand di moda, Missoni, famoso in tutto il Mondo, le autorità venezuelane, sono sempre più “messe alle corde” e spronati, contro la loro voglia, a smuoversi.
Con questo non voglio dire che non si stiano effettuando ricerche, in realtà ci sono anche, oltre ad aerei da ricerca, delle navi che però, forse, non sono attrezzate per le ricerche dell’aereo sul quale volava Vittorio Missoni visto che il mare, in quelle zone può anche raggiungere profondità di 3.000 metri. Per settimana prossima il nostro Governo riuscirà, unitamente al governo Venezuelano , realizzare una vera e propria spedizione di ricerca dell’aereo sul quale, oltre a Vittorio Missoni, volavano, ricordo, altre 5 persone, di cui 3, oltre a Missoni, italiane.
Tutto questo con attrezzature anche oceanografiche che scandaglieranno anche quei profondissimi fondali.
E l’ipotesi rapimento? Sinceramente e personalmente, ritengo, come ho già scritto in un precedente articolo, essere la più accreditata. Oltremodo pare essere anche la più auspicabile anche dalla famiglia Missoni. Ricordiamo che Angela Missoni, sorella di Vittorio Missoni ha dichiarato:
“Meglio questo che trovarsi in fondo al mare, speriamo che tutti e quattro siano vivi e stiano bene. Speriamo anche che le ricerche continuino in ogni direzione”.
Sinceramente auspico anch’io che quella sia l’ipotesi più reale anche perché esistono una infinità di dubbi che spingono ad accreditare un dirottamento dell’aereo su cui viaggiava appunto Vittorio Missoni.
Ricordate i seguenti punti che vi elencherò, sono supportati ed avvallati da delle ricerche che si stanno muovendo in concomitanza con le ricerche in mare. queste ricerche però non porterebbero al mare ma ad un ritorno dell’aereo sulla terraferma!
L’aereo con Missoni ed altri 4 italiani era partito da Los Roques, poi, nell’ultimo colloquio con l’aeroporto era circa a quota 5.000 metri ed il pilota aveva salutato la torre di Los Roques dicendo che avrebbe, subito dopo, contrattato la torre di controllo di Caracas. Il volo da fare era circa di 150 Km in mare aperto e, nonostante alle voci, diramate dalla stampa che accreditavano un brutto tempo con fulmini … il tempo era bello con 30 gradi e condizioni ottime! Un bel mistero vero? Ma, siamo solo all’inizio …
Allora, dicevamo che il pilota dell’aereo su cui viaggiavano i 4 italiani compreso Missoni e la sua compagna, doveva, a detta del pilota, contrattare la torre di controllo di Caracas ma questo non accadde mai …
Ora iniziano i veri misteri “gestionali” dei 2 … piloti!
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Perché dico questo? Sempre per via di fatti provati da indagini contingenti e rivelate anche in una trasmissione tv qui in Italia, l’aereo ha smesso di essere rintracciabile perché quella che poteva essere un importante traccia e che si sarebbe attivata solo in caso di impatto dell’aereo, “una specie di piccola scatola nera” non si è mai attivata … Anzi pare che, sia stata volutamente spenta. Ricordiamo che la sua collocazione, di questo sistema, sulla plancia di controllo di quel piccolo velivolo, è sul lato destro in posizione centrale facilmente raggiungibile e disattivabile con un semplice swich!
Questo per dare, di solito la possibilità di disattivarlo una volta atterrati in tranquillità. Ma, così non è stato, lo swich, molto probabilmente, anzi sicuramente è stato volutamente disattivato dopo la chiamata alla torre di controllo e il piccolo velivolo si è abbassato molto velocemente fino a raggiungere una quota di volo bassissima per sfuggire a tutti i radar (questa brusca manovra collima con il repentino abbassamento e perdita di quota registrato dalla torre di controllo di Caracas) che, a questo punto, perso il segnale guida maggiore, hanno potuto solo rivelare la forte virata lunga e continua a destra come per ritornare in zona terra verso Los Roquez, per poi perdere definitivamente il segnale.
Perché tutto questo? Le ipotesi sono due ma non è detto che non si siano poi concatenate..
Non è la prima volta che , in quella zona agiscono bande di narcotrafficanti che utilizzano proprio queste tecniche per sparire ai controlli dei radar, atterrare in un punto nascosto, fare scenderei passeggeri, togliere i sedili e, dopo aver riempito l’aereo di droga, riprendono il loro “silenzioso” viaggio verso altre mete di spaccio, Messico, Brasile ecc..
Non mi sento quindi di escludere la responsabilità dei due piloti che, forse, intuendo il “valore” di un passeggero “importante” come Vittorio Missoni, abbiano deciso di attuare la “sparizione” e rifugiarsi, forse in un posto segreto per attendere un po’ di tempo , e rifarsi vivi, poi in un’altra parte del Paese per richiedere un riscatto.
Leggo poi,da altre fonti (il Giornale) che, come se non bastasse:
“Ma è mistero anche sulla compagnia aerea, Transaero 5074, di essa si è saputo poco e niente. Il proprietario, conosciuto con il nome “Asdrubal”, pare non fosse neppure raggiungibile al telefono, nei giorni successivi alla scomparsa del velivolo in mare”.
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