L’uomo è stato trovato morto in un prato ed i carabinieri hanno subito immaginato che la causa fosse stata un malore, o lo stato di ebbrezza, ma mentre rivoltavano il cadavere hanno notato un foro dietro l’orecchio: un colpo di pistola sparato dietro alla nuca. Lo stesso scenario era già stato visto circa un mese fa.
La vittima trovata in un prato in via caduti di Marcinelle, nell’ex area Innocenti in periferia di Milano, è Ivan Casetto, 48enne di origine svizzera, ma residente a Milano, con diversi precedenti penali alle spalle per prostituzione e porto abusivo di armi. Nato a Wetzikon, l’uomo è cresciuto fino al 1996 tra Zurigo e l’aeroporto di Kloten arraggiandosi coi massaggi e l’informatica. Si era poi trasferito a Milano entrando in un brutto giro: il primo arresto risale al 1998 a Novara per spaccio di Marijuana e l’ultimo arresto risale al 2002 per favoreggiamento della prostituzione. Da allora, per 10 anni era sparito da ogni indagine e di lui la polizia non si dovette più occupare. La sua residenza ufficiale era a Montano Decino, a circa 10 Km da Como, dove aveva aperto un’impresa artigiana chiamata “Ateco” specializzata in spedizione di pubblicità e database. I conti dell’azienda sembrano puliti.
A scovare il corpo morto è stato un cane che passeggiava con il suo padrone e che, fiutando la strada, ha trovato il corpo a pancia in giù con la faccia in un miscuglio di neve e fanghiglia, dovuta alle condizioni meteorologiche dei giorni scorsi.
L’ipotesi per ora più probabile, stando a quanto hanno rivelato le indagini, è che l’uomo sia stato colpito da un’arma di piccolo calibro e che sia stato ucciso altrove e poi trasportato morto lì dove è stato trovato. Infatti la terza sezione del Nucleo Investigativo, guidata dal Capitano Teo Saggese, non sta cercando armi o indizi nella zona in cui è stato trovato l’uomo, ma sta risalendo alla sua vita privata per vederci più chiaro su chi può essere stato l’assassino.
Con la vittima della notte scorsa ammontano a 5 le persone uccise nell’area del milanese dalla fine dell’estate, senza contare due sparatorie che miracolosamente non hanno fatto vittime.
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