Oggi si inaugura la Prima della Scala dove viene messo in scena il Lohengrin di Richard Wagner, con la direzione di Daniel Barenboim, ma a poche ore dall’inizio pare che il pubblico non sia quello che ci si aspettava: un gruppo di circa 50ragazzi di centri sociali milanesi e collettivi studenteschi insieme ad alcuni operai (tra cui alcuni della Pirelli di Bollate) è stato bloccato dalle forze dell’ordine mentre procedeva tra via Montenapoleone e via Manzoni. Altre persone protestano sul lato destro della piazza, tenuti lontano dal teatro attraverso le transenne.
Il gruppo manifestava dietro allo striscione “No Austerity” ed era diretto in piazza della Scala per protestare con fumogeni ed ortaggi contro gli esponenti di governo e banche che sarebbero stati presenti alla Prima stasera.
I manifestanti e le forze dell’ordine si sono fronteggiati per alcuni momenti a distanza ravvicinata, ma senza entrare in contatto. Per fortuna poi i contestatori hanno desistito: a volte il messaggio di una manifestazione può arrivare molto meglio a destinazione senza l’uso di scontri e violenza.
Ora il corteo, scortato dagli agenti, sta ripercorrendo via Montenapoleone, intonando cori contro la crisi, Monti, e perfino Angela Merkel.
E a proposito del premier Mario Monti, che sarà presente stasera alla Scala con la moglie, pare che i cori contro il suo operato non fossero abbastanza: all’interno del corteo sfila un uomo con un’enorme maschera di cartapesta con le sembianze di Monti e finge di scagliarsi contro i numerosi esodati con una mazza in mano. Un’altra persone indossa la maschera del ministro Elsa Fornero e con un paio di forbici di cartapesta finge di “tagliare” le persone, simboleggiando i tagli dei posti di lavoro.
Il centro sociale Cantiere aveva annunciato una protesta al grido di “Tecnocrazia non è democrazia, roviniamogli la festa!” ed ora diverse decine di persone stanno sfidando la neve urlando cori e lanciando qualche fumogeno mentre in Piazza della Scala arrivano le macchine di ospiti della serata.
Insomma, il quadro pare essere molto provocatorio ma, come in ogni manifestazione bisognerebbe indagare sulle effettive conoscenze che i manifestanti, soprattutto studenti, hanno di politica ed economia, rispetto a quanta è semplicemente la voglia di “fare un po’ casino” parlando con frasi fatte o usando slogan sentiti ripetere da altri, sfruttando l’ennesima occasione di farsi vedere, dal momento che stasera per la Prima della Scala non mancheranno certo le autorità.
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