Microsoft apre un nuovo fronte di battaglia contro Google: il servizio mail. Dopo aver incrociato le lame sui terreni dei motori di ricerca, sui sistemi operativi ed i dispositivi hardware, ecco l’apertura di una nuova polemica che, sembrerebbe essere solo agli inizi.
Microsoft ha deciso di attaccare frontalmente Google aprendo un sito dal titolo piuttosto pittoresco ma sicuramente d’effetto: Don’t be scroogled – non fatevi fregare.
Secondo Microsoft, il celebre servizio di posta di Google, Gmail, viola la privacy degli utenti. “Pensi che Google rispetti la tua privacy?” si chiede la casa di Redmond su sito aperto ad hoc, per lanciare la campagna contro il colosso di Mountain View.
Motivo del contendere sarebbe l’insinuazione, secondo Microsoft, che Google sia una sorta di postino ficcanaso che legge i contenuti delle mail degli utenti per proporre pubblicità pertinenti al contenuto delle missive elettroniche stesse.
Come si sa, Google, ha sviluppato un algoritmo in grado di eseguire uno scan delle mail che vengono recapitate agli utenti e, in base ad alcune parole chiave trovate, proporre annunci pubblicitari pertinenti. Sul sito proposto da Microsoft viene messo bene in evidenza che la mail di Redmond “dà priorità alla privacy” e rilancia: “non vedrete annunci basati sulle vostre mail personali”.
Ma non è tutto qui, tramite Scroogled, è possibile sottoscrivere una petizione per il rispetto della privacy da inviare a Google, raccontare la propria esperienza se si è rimasti scottati dagli annunci personalizzati proposti da Gmail e, ovviamente, provare Outlook, la mail di Microsoft, recentemente rivisitata con nuove funzioni ed una interfaccia molto minimal, come sembra gradire molto il pubblico in questo momento.
Anche il nome è scelto con cura rispolverando in chiave web, una vecchia gloria dei prodotti Microsoft, croce e delizia di tanti internauti: Outlook che ha rotto le barriere e da client di posta integrato nel sistema operativo, si è trasferito sul web.
A stretto giro è arrivata la risposta di Google, già nell’occhio del ciclone per le nuove norme della privacy entrate in vigore l’anno scorso che hanno creato tanti dubbi perfino in seno all’Unione Europea che ha aperto una inchiesta. Secondo Big G, gli annunci pubblicitari sono la linfa vitale che permettono ai suoi servizi, di essere proposti all’utenza gratuitamente ma non si ferma qui. Per bocca del portavoce Bloomberg Chris Gaither, Google spiega che l’azienda ed i propri sviluppatori sono “seriamente impegnati affinché gli annunci pubblicitari siano sicuri, non invadenti e pertinenti. Non c’è nessun essere umano che legge le vostre mail né tantomeno accede alle informazioni del vostro account Google per inserire gli annunci pubblicitari”.
La battaglia tra i due colossi è solo all’inizio e sembrerebbe voler portare il contenzioso ad un livello ancor più alto visto che le strade delle due aziende sembrano incrociarsi sempre di più e le scintille che si alzano ad ogni contatto, aumentano sempre più.
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