Medusa è la nuova perturbazione che in queste ore sta già causando i primi gravi disagi, in particolare in Toscana. Una autentica bomba d’acqua, come vengono ormai definite le precipitazioni di breve durata, ma particolarmente intense, ha letteralmente mandato in tilt Firenze. Arno ingrossato, allagamenti, strade bloccate e cittadini invitati a salire ai piani alti delle abitazioni. Risvolti anche sulla campagna elettorale per il ballottaggio delle primarie, con il sindaco fiorentino Matteo Renzi costretto a tornare in fretta e furia a casa, dove sta presiedendo in queste ore una riunione dell’unità di crisi a Palazzo Vecchio.
Gravi danni nella frazione di Tavarnuzze nel comune di Impruneta, alle porte di Firenze, dove l’acqua ha invaso negozi, scantinati e piani inferiori delle abitazioni.
Per domani la Protezione Civile lancia l’allerta in 7 regioni (Liguria, Piemonte, Veneto, Friuli, Toscana, Lazio e Campania). Domani a Genova le alcune scuole resteranno chiuse in via precauzionale. Analoga decisione, ma estesa a tutte le scuole di ordine e grado, anche a Massa. Dopo i disastri dello scorso 10-11 novembre, il capoluogo della Lunigiana non vuole farsi trovare impreparato. Allerta tra le 2 di stanotte e le 18 di domani, i cittadini saranno avvertiti da una telefonata a casa con un messaggio pre-registrato in caso di pericolo effettivo.
Da stamattina forti precipitazioni anche a Grosseto, con l’allagamento di numerosi sottopassi del capoluogo. Situazione simile a Pisa. A Rosignano Solvay, nei pressi di Livorno, una tromba d’aria ha scoperchiato i tetti di numerose abitazioni e fabbriche.
Allerta anche a Venezia dove si prevede acqua alta.
Sulle coste della Riviera romagnola si attendono invece onde alte fino a 4 metri, spinte dal forte vento (da 20 a 30 nodi, cioè circa 55km/h).
Prevista infine neve, nei prossimi giorni, nelle aree alpine da quota 1.200 a 1.700, per poi scendere, nel corso della settimana, a quote notevolmente inferiori.
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